Piano Mattei, Mattarella in Ghana: “Sottrarre i migranti ai trafficanti: servono ingressi legali e concordati”

5 Apr 2024 15:56 - di Luciana Delli Colli
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Convertire i flussi migratori “da fenomeno disordinato nelle mani crudeli di trafficanti di esseri umani in fenomeno regolato da accessi legali, da ingressi regolari, autorizzati, concordemente definiti”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo ha detto in Ghana, dove prosegue fino a domani il suo viaggio in Africa Occidentale. Come già avvenuto nei giorni scorsi in Costa d’Avorio, il capo dello Stato ha inserito il suo ragionamento sui migranti nell’ambito della cornice del Piano Mattei al centro dei colloqui con il presidente ghanese Nana Addo Dankwa Akufo-Addo.

“Il Piano Mattei vuole una collaborazione paritaria”

“Il Ghana rappresenta per l’Italia un partner fondamentale nell’ambito del partenariato tra Africa ed Europa, che intendiamo fondato sul reciproco rispetto, sul rapporto paritario di collaborazione che giova ad entrambi le parti, perché il futuro di Africa ed Europa è necessariamente comune”, ha sottolineato Mattarella al termine dell’incontro con Nana Addo Dankwa Akufo-Addo, ricordando che “il vertice che si è svolto lo scorso gennaio, cui il Presidente Akufo-Addo ha cortesemente partecipato, ha confermato l’intenzione dell’Italia di promuovere un azione congiunta, concorde, secondo le indicazioni dei Paesi africani per la concreta collaborazione tra l’Africa e l’Europa”. “La scelta del nome di Mattei per il piano che il governo italiano ha lanciato – ha proseguito Mattarella – non è casuale perché Mattei è stato davvero un amico dell’Africa occidentale, del continente intero contro ogni forma di sfruttamento coloniale, per una collaborazione sul piano paritario a tutela delle risorse locali e questo è l’obiettivo del Piano Mattei. Il piano è quindi per una collaborazione secondo le indicazioni e le esigenze definite dai Paesi del continente, cercando di coinvolgere in questo l’intera Europa”.

Dall’energia alla formazione: il partenariato tra Italia e Ghana

“Per l’Italia è molto importante il nostro partenariato, per la collaborazione storica tra Ghana e Italia, per le prospettive che questo rappresenta e che consente di consolidare e sviluppare in futuro”, ha proseguito Mattarella, parlando delle collaborazioni in ambito economico, a partire da quella nel settore dell’energia, ma anche di quella per la formazione, con uno scambio tra i ricercatori tra i due Paesi. Ma il capo dello Stato si è soffermato anche sui temi della sicurezza della regione, e non solo: la stabilità del Sahel, la lotta alla pirateria, quella contro il terrorismo e i traffici illeciti. Compresi quelli di uomini.

Mattarella: “Sottrarre i migranti ai crudeli trafficanti, servono accessi legali e concordati”

“L’Italia – ha ricordato Mattarella – ospita una numerosa e apprezzata comunità ghanese, che è molto ben integrata e che contribuisce all’economia italiana e rappresenta un legame di amicizia tra i nostri Paesi. Tutto questo ci fa pensare naturalmente all’esigenza di affrontare insieme, globalmente il fenomeno migratorio, crescente e di grandi dimensioni, che va convertito da un fenomeno disordinato nelle mani crudeli di trafficanti di esseri umani in un fenomeno regolato da accessi legali, da ingressi regolari, autorizzati, concordemente definiti”. “È un obiettivo importante per dare spazio alle nostre giovani generazioni e alla collaborazione. Domani – ha annunciato il Capo dello Stato – visiterò il centro di formazione di Ashaiman, dove, con un progetto promosso dalla Confindustria, giovani ghanesi ricevono una formazione professionale per poi essere inseriti in aziende italiane nel nostro Paese. È un modo positivo – ha concluso il capo dello Stato – di definire e indicare come va affrontato il tema migratorio”.

 

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