Naufragio in Mozambico, morte almeno 96 persone: scappavano dall’epidemia di colera che investe l’Africa meridionale
Naufragio al largo delle coste del Mozambico. Almeno 96 persone sono morte quando l’imbarcazione sulla quale si trovavano si è rovesciata ed è affondata al largo di Nampula, nel nord del Paese. Secondo quanto riferito dai media locali, a bordo del peschereccio convertito in traghetto, che poteva portare al massimo 100 persone, se ne trovavano 130, in fuga da un’epidemia di colera.
Il naufragio del peschereccio in Mozambico
Secondo quanto riferito dall’emittente portoghese RTP, la barca era salpata dalla città costiera di Lunga ed era diretta alla vicina isola di Mozambico. Non è chiaro allo stato attuale quale sia stata l’esatta causa del naufragio, ma le autorità locali propendono per il sovraffollamento, aggravato dal fatto che si trattava di un peschereccio e non di un vero traghetto.
L’epidemia di colera in Africa meridionale
L’Unicef ha riferito che l’epidemia di colera che sta investendo ormai da mesi l’Africa meridionale, e che tra le cui cause ci sono le alluvioni che hanno interessato diversi Paesi, è la peggiore degli ultimi 25 anni. Nel solo Mozambico, dallo scorso ottobre, i casi sono stati quasi 14mila con 30 morti accertate. Un terzo dei casi si è verificato inoltre nella provincia di Nampula, che negli ultimi anni ha visto un drammatico peggioramento delle condizioni di vita dopo l’insurrezione del gruppo terroristico jihadista Ahlu Sunna wal Jamaa nella provincia settentrionale di Cabo Delgado,che confina con Nampula. Dall’avvio dell’insurrezione, sei anni fa, oltre un milione di persone sono sfollate e più di 4mila sono morte.