CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

migranti Spagna Italia

Migranti, disastro Sanchez: sbarchi quadruplicati in Spagna, dimezzati in Italia. Chi lo dice a Schlein & Co?

Politica - di Gabriele Alberti - 3 Aprile 2024 - AGGIORNATO 3 Aprile 2024 alle 20:51

Ancora una volta il governo Meloni può lasciare la sinistra e le opposizioni senza parole. La politica migratoria funziona. Funziona talmente bene che per la prima volta negli ultimi dieci anni l’Italia non è più il principale Paese d’approdo dei migranti diretti in Europa. Ma guarda un po’, attualmente il primo paese d’Europa a contare sbarchi incontrollati è la Spagna del governo socialista guidato da Pedro Sanchez, l’idolo della sinistra nostrana. Segno che l’inversione di rotta operato dall’esecutivo sta dando i suoi frutti. Una politica che vuole essere il risultato di politiche strutturali e non occasionali: dagli accordi con i Paesi africani, ai decreti Cutro, fino all’accordo con l’Albania e il coinvolgimento dell’Europa operato dal premier Meloni. Gestire il tema migratorio, bloccando i trafficanti di esseri umani, non può che essere il portato di più tasselli, di più tessere di un mosaico. I cui risultati andranno valutati nel corso del tempo. E quelli a disposizione attualmente indicano che la strada è quella giusta. Chi lo dirà alla Schlein, a Conte, alla sinistra più immigrazionista?

Migranti, il “modello” del socialista Sanchez fa acqua da tutte le parti

Dunque, a confrontare i dati del ministero dell’Interno spagnolo con quelli dell’Italia è Libero oggi in edicola. L’analisi comparata vede in Italia, dall’inizio dell’anno, “sbarcate illegalmente 11.416 persone (dato del Viminale aggiornato a ieri): nello stesso periodo del 2023 gli arrivi clandestini erano stati 28.016. Il calo è del 60%. Dati che sul Secolo abbiamo più volte rilevato. Gli arrivi dei migranti irregolari in Italia sono in costante calo dal mese di ottobre 2023. Lo dicono i dati del ministero dell’Interno e  anche Frontex. Il dato nuovo che si aggiunge è proprio il raffronto con la Spagna – governo di centrosinistra, altro approccio al problema-: è il Paese governato da Sanchez quello dove sta esplodendo l’immigrazione di massa: “16.156 gli ingressi illegali, ed è il numero più alto (riferito a gennaio-febbraio-marzo) degli ultimi sette anni, stando ai dati pubblicati dal ministero dell’Interno iberico. L’anno scorso, a questo punto, nella Spagna di Pédro Sanchez gli arrivi erano stati il 277% in meno. All’inizio quella spagnola poteva essere una tendenza passeggera- spiega Gonzato- . Poi si è consolidata”.

Migranti, la strategia del governo Meloni funziona: sbarchi dimezzati

Dunque, sinistra e opposizioni prendano nota prima di proferire dichiarazioni- fotocopia sul presunto “fallimento” delle politiche governative. I tanto criticati accordi con la Tunisia stanno funzionando, “tanto che l’Unione Europa ha incardinato un’operazione simile con l’Egitto. Dall’altra, nella penisola iberica e nei suoi arcipelaghi, la situazione è precipitata”. Ad attrarre attualmente il maggior numero di clandestini sono le isole Canarie (circa 14mila dal primo gennaio); mentre nella penisola e alle Baleari la cifra complessiva si aggira sui 2.200. Sintesi della situazione: “Oggi la rotta del Mediterraneo centrale con direzione Italia è stata largamente superata da quella atlantica: dal Marocco, dalla Mauritania e dal Senegal verso Lanzarote, Fuerteventura, Gran Canaria, Tenerife ma anche le isole minori della Canarie: come El Hierro, che conta poco più di 10mila abitanti e in un mese è stata l’approdo di 5mila immigrati”.

Ora i migranti fanno rotta in Spagna, non più in Italia: i dati

La situazione che viene descritta è in costante peggioramento. Il flusso nelle isole più piccole è difficilmente controllabile. In tutta la Spagna, dallo scorso novembre, l’immigrazione illegale è quadruplicata. In Italia, al contrario, è in atto una svolta. I bilanci dallo scorso autunno fino a questi mesi del 2024 indicano sono più che soddisfacenti. “I migranti arrivati in questi primi tre mesi sono soprattutto bengalesi (2.670), siriani (2.084), tunisini (1.371) ed egiziani (917). È in drastica diminuzione anche il numero di arrivi di minorenni non accompagnati: 1.150 al 2 aprile, una media nettamente inferiore rispetto ai 17.862 arrivati dell’intero 2023”. Il 2024 potrà segnalarsi come un anno di svolta sul fronte migratorio. A gennaio sono arrivate 2.258 persone, contro le 4.963 del 2023; a febbraio 2.301 (l’anno scorso 9.465); a marzo 6.857, circa la metà di dodici mesi prima (13.267). Ora Schlein e compagni si cimenteranno nella buffa piroetta: accusare il governo per l’eccesso di sbarchi; accusare ugualmente il governo per avere dimezzato gli sbarchi. Oppure glissare con disinvoltura sui disastri del loro modello Sanchez…

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Gabriele Alberti - 3 Aprile 2024