Migranti, disastro Sanchez: sbarchi quadruplicati in Spagna, dimezzati in Italia. Chi lo dice a Schlein & Co?
Ancora una volta il governo Meloni può lasciare la sinistra e le opposizioni senza parole. La politica migratoria funziona. Funziona talmente bene che per la prima volta negli ultimi dieci anni l’Italia non è più il principale Paese d’approdo dei migranti diretti in Europa. Ma guarda un po’, attualmente il primo paese d’Europa a contare sbarchi incontrollati è la Spagna del governo socialista guidato da Pedro Sanchez, l’idolo della sinistra nostrana. Segno che l’inversione di rotta operato dall’esecutivo sta dando i suoi frutti. Una politica che vuole essere il risultato di politiche strutturali e non occasionali: dagli accordi con i Paesi africani, ai decreti Cutro, fino all’accordo con l’Albania e il coinvolgimento dell’Europa operato dal premier Meloni. Gestire il tema migratorio, bloccando i trafficanti di esseri umani, non può che essere il portato di più tasselli, di più tessere di un mosaico. I cui risultati andranno valutati nel corso del tempo. E quelli a disposizione attualmente indicano che la strada è quella giusta. Chi lo dirà alla Schlein, a Conte, alla sinistra più immigrazionista?
Migranti, il “modello” del socialista Sanchez fa acqua da tutte le parti
Dunque, a confrontare i dati del ministero dell’Interno spagnolo con quelli dell’Italia è Libero oggi in edicola. L’analisi comparata vede in Italia, dall’inizio dell’anno, “sbarcate illegalmente 11.416 persone (dato del Viminale aggiornato a ieri): nello stesso periodo del 2023 gli arrivi clandestini erano stati 28.016. Il calo è del 60%. Dati che sul Secolo abbiamo più volte rilevato. Gli arrivi dei migranti irregolari in Italia sono in costante calo dal mese di ottobre 2023. Lo dicono i dati del ministero dell’Interno e anche Frontex. Il dato nuovo che si aggiunge è proprio il raffronto con la Spagna – governo di centrosinistra, altro approccio al problema-: è il Paese governato da Sanchez quello dove sta esplodendo l’immigrazione di massa: “16.156 gli ingressi illegali, ed è il numero più alto (riferito a gennaio-febbraio-marzo) degli ultimi sette anni, stando ai dati pubblicati dal ministero dell’Interno iberico. L’anno scorso, a questo punto, nella Spagna di Pédro Sanchez gli arrivi erano stati il 277% in meno. All’inizio quella spagnola poteva essere una tendenza passeggera- spiega Gonzato- . Poi si è consolidata”.
Migranti, la strategia del governo Meloni funziona: sbarchi dimezzati
Dunque, sinistra e opposizioni prendano nota prima di proferire dichiarazioni- fotocopia sul presunto “fallimento” delle politiche governative. I tanto criticati accordi con la Tunisia stanno funzionando, “tanto che l’Unione Europa ha incardinato un’operazione simile con l’Egitto. Dall’altra, nella penisola iberica e nei suoi arcipelaghi, la situazione è precipitata”. Ad attrarre attualmente il maggior numero di clandestini sono le isole Canarie (circa 14mila dal primo gennaio); mentre nella penisola e alle Baleari la cifra complessiva si aggira sui 2.200. Sintesi della situazione: “Oggi la rotta del Mediterraneo centrale con direzione Italia è stata largamente superata da quella atlantica: dal Marocco, dalla Mauritania e dal Senegal verso Lanzarote, Fuerteventura, Gran Canaria, Tenerife ma anche le isole minori della Canarie: come El Hierro, che conta poco più di 10mila abitanti e in un mese è stata l’approdo di 5mila immigrati”.
Ora i migranti fanno rotta in Spagna, non più in Italia: i dati
La situazione che viene descritta è in costante peggioramento. Il flusso nelle isole più piccole è difficilmente controllabile. In tutta la Spagna, dallo scorso novembre, l’immigrazione illegale è quadruplicata. In Italia, al contrario, è in atto una svolta. I bilanci dallo scorso autunno fino a questi mesi del 2024 indicano sono più che soddisfacenti. “I migranti arrivati in questi primi tre mesi sono soprattutto bengalesi (2.670), siriani (2.084), tunisini (1.371) ed egiziani (917). È in drastica diminuzione anche il numero di arrivi di minorenni non accompagnati: 1.150 al 2 aprile, una media nettamente inferiore rispetto ai 17.862 arrivati dell’intero 2023”. Il 2024 potrà segnalarsi come un anno di svolta sul fronte migratorio. A gennaio sono arrivate 2.258 persone, contro le 4.963 del 2023; a febbraio 2.301 (l’anno scorso 9.465); a marzo 6.857, circa la metà di dodici mesi prima (13.267). Ora Schlein e compagni si cimenteranno nella buffa piroetta: accusare il governo per l’eccesso di sbarchi; accusare ugualmente il governo per avere dimezzato gli sbarchi. Oppure glissare con disinvoltura sui disastri del loro modello Sanchez…