L’Italia sempre più credibile in Europa: il governo fa archiviare 7 procedure di infrazione Ue

24 Apr 2024 19:14 - di Natalia Delfino
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Il governo è riuscito a far archiviare sette procedure di infrazione Ue, che pendevano sull’Italia per violazioni del diritto europeo avvenute in passato. I casi aperti scendono così da 70 a 63, il numero più basso dal luglio 2018. A darne notizia è stato il ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, sottolineando che “l’impegno del governo per la riduzione del numero delle infrazioni pendenti sull’Italia prosegue con determinazione”.

Il governo ottiene l’archiviazione di sette procedure di infrazione Ue contro l’Italia

L’abbattimento delle procedure di infrazione, si legge in una nota, porta l’Italia più vicina alla media europea di circa 56 procedure per Stato membro. In questo modo il nostro Paese si avvicina ai suoi principali partner europei, riduce la conflittualità del nostro ordinamento con quello europeo e rafforza l’immagine nazionale sui tavoli di Bruxelles. Inoltre, viene definitivamente ridotto l’impegno finanziario in termini di sanzioni.

Fitto: “Un risultato importante, l’Italia è più forte e credibile”

“Si tratta di un risultato importante per il quale voglio ringraziare gli uffici della Commissione europea, con i quali la continua cooperazione è improntata a massima lealtà e correttezza”, ha detto ancora Fitto, sottolineando che “il lavoro svolto rende l’Italia più forte e più credibile in Europa, consentendoci di proseguire con convinzione nel percorso di progressiva ulteriore risoluzione delle contestazioni che vengono mosse al nostro Paese, al fine di garantire la piena rappresentazione degli interessi dell’Italia nel rispetto delle norme europee”.

Dal reddito di cittadinanza ai ritardi nei pagamenti della Pd: su cosa eravamo a rischio sanzioni

Con le ultime chiusure registrate si ottiene l’archiviazione di due procedure in materia di recupero di aiuti di Stato illegittimi, per le quali questo Governo aveva ottenuto la cessazione del pagamento delle sanzioni pecuniarie sin da ottobre 2023; si chiude una questione attinente le concessioni autostradali, che era ormai stata ulteriormente aggravata con il rischio di sanzioni; si perviene alla chiusura del dossier sul reddito di cittadinanza e all’archiviazione di una delle procedure in materia di ritardo dei pagamenti, in particolare quella relativa alla sanità della Regione Calabria. È stata inoltre archiviata la procedura relativa all’attuazione del Piano nazionale di azione per il radon, garantendo – conclude la nota del ministero per gli Affari esteri – un importante obiettivo per la tutela della salute dei cittadini.

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