Dopo Roma a Torino un’altra rom vittima del clan: aggredita in famiglia, perde il bambino all’ottavo mese

8 Apr 2024 17:02 - di Redazione
rom incinta aggredita

È successo ancora, questa volta a Torino, dove una giovane donna di origini rom, incinta all’ottavo mese di gravidanza, è arrivata in gravi condizioni al pronto soccorso del Maria Vittoria dopo aver subito un’aggressione, sembra, in famiglia. Un caso che non può non venire associato a quello della 40enne rom incinta che, praticamente nelle stesse ore a Roma, si è ribellata al giogo dello sfruttamento del suo clan e che, non volendo più rubare, è stata pestata a calci e pugni dai suoi sfruttatori. Oggi lei, partorendo prematuramente, ha fortunatamente avuto il suo bambino. La vittima del pestaggio di ieri a Torino, invece, operata d’urgenza dopo l’aggressione, purtroppo ha perso la bambina che portava in grembo. Ed è entrata in rianimazione…

Torino, donna rom incinta all’ottavo mese di gravidanza aggredita in famiglia

E non è finita lì. Perché, come riferisce il sito di Torino Today, il dramma scoppiato in famiglia è poi ulteriormente deflagrato al nosocomio cittadino quando, «venuti a conoscenza della tragedia i familiari della donna sono accorsi all’ospedale a bordo di furgoni e auto che sono stati lasciati davanti alla struttura». A quel punto è scattato immediato il protocollo di sicurezza, e sono arrivate sul posto le volanti degli agenti della polizia di Stato e gli uomini della polizia locale che, insieme, hanno faticato non poco per calmare gli animi e riportare ordine in ospedale. Poi, nella seconda fase del loro intervento, le forze dell’ordine hanno cercato di ricostruire l’accaduto.

Donna rom incinta aggredita, alcuni familiari seminano il caos in ospedale

A tal riguardo, mentre sono in corso le indagini per individuare il responsabile dell’aggressione costata l’aborto alla donna di origini rom, la Questura ha fin qui appurato che la puerpera sarebbe stata aggredita in famiglia. E poi, in seguito alle vessazioni subìte, avrebbe accusato il malore. E le successive problematiche rispetto alle quali non c’è stato nulla da fare per la piccola che la donna aspettava.

Ma per la piccola che portava in grembo non c’è stato nulla da fare

Come conferma, sempre dalle colonne di Torino Today, il direttore del pronto soccorso Fabio De Iaco. Il quale – al netto del caos scatenato da alcuni familiari della donna che avrebbero dato in escandescenza per il dolore – ricostruendo quanto accaduto alla puerpera, e aggiornando la situazione all’ultimo bollettino medico, ha sottolineato: «È stato un evento eccezionale. Non capita tutti i giorni di gestire un cesareo in pronto soccorso, i miei sono stati bravissimi. Ma per la bambina non c’è stato nulla da fare. La donna è ancora addormentata in rianimazione in condizioni stabili».

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