Chiesa “profanata” per il 25 Aprile: il Pd consente a Guccini e Scanzi la “messa” anti-Meloni (video)

29 Apr 2024 17:49 - di Marta Lima

Dalla duchessa Matilde di Canossa, che si dice abbia fondato la chiesa di Pieve di San Pietro a Gropina, ad Andrea Scanzi e Francesco Guccini. La caduta è stata verticale, in termini di prestigio, per quello “splendido esempio di architettura romanica e, per la sua notevole importanza storica e artistica è stata riconosciuta come Monumento Nazionale”, come ha scritto un sito di cultura artistica. In quella chiesa, grazie all’autorizzazione del Pd locale che amministra Loro Ciuffenna, piccolo comune dell’Aretino, il 25 aprile è andata in scena una “messa laica” cantata dai “compagni” contro Giorgia Meloni e il governo “fascista” e in sostegno di Scurati e Saviano, i “martiri” della Rai di centrodestra. Un concertino a suon di “Bella Ciao” e “Dio è morto” del cantante Francesco Guccini, presentato dal giornalista del “Fatto” Andrea Scanzi, con il comico Paolo Hendel, andato in scena in una chiesa funzionante nella quale si celebrano cerimonie religiose, non certo una struttura sconsacrata o adibita a festicciole di partito. Una “profanazione”, per i cattolici locali, o quantomeno un sacrilegio, che nel giorno della Festa della Liberazione è servita a sparare, come al solito, contro i nemici di destra, perfino in un luogo sacro. “Con la Meloni tira una brutta aria!”. E via di Lambrusco…

In chiesa la messa “sacrilega” di Guccini e Scanzi

Dal video si nota l’entusiasmo della folla accorsa per l’evento, accolta – secondo le cronache locali – dall’abate Bernardo Gianni con un «care compagne e compagni». I toni sono stati da osteria, più che da chiesa. “Mi sento un vecchio coglione”, ha esordito, autobiograficamente, con sincerità, il cantautore Guccini.  Poi accuse e volgarità contro la destra.

Il fatto di poter dire il fascismo non era del tutto male, ma come non era del tutto male? Accidenti- racconta Guccini– Basti pensare che io sono nato il 14 giugno 1940, quattro giorni prima Mussolini ha dichiarato guerra alla Francia e all’Inghilterra, una guerra insensata. Ecco un altro dei miei masochismi, conoscere i discorsi di Mussolini, quando l’Italia scese in guerra con la Grecia lui disse “Io vi dico con assoluta certezza che spezzeremo la Grecia”. Ci hanno rimandato in Albania, perché i Greci combattevano per la loro patria, noi no. Ci hanno mandato in Russia senza scarpe per questo tragico buffone che era Benito Mussolini”. E giù applausi, calici in alto e magari pure qualche bestemmia, da osteria, non da chiesa.

 

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