Caos Puglia, altro scossone nel Pd: si dimette Filippo Caracciolo, capogruppo in Consiglio regionale
L’ultimo atto di giornata del teatro dell’assurdo pugliese è rappreserntatato dalle dimissioni di Filippo Caracciolo da capogruppo del Partito democratico nel Consiglio regionale della Puglia. Dimissioni che aveva rassegnato a febbraio dopo il rinvio a giudizio in un’inchiesta in cui è coinvolto ma respinte dal gruppo. Stavolta invece Caracciolo annuncia che sono ”irrevocabili”. ”Sembra una giostra, altro giro, altra corsa e, aggiungerei, altro fango – si lamenta -. Ogni occasione è buona per tirare in mezzo qualcuno, per provare a demolire l’avversario politico sfruttando qualsiasi occasione. Oggi è toccato anche a me. C’è qualcuno che sta tentando di gettarmi in mezzo alla mischia, sfruttando una vicenda che nulla ha a che fare con quelle che da settimane stanno occupando le cronache locali e nazionali”.
Pd, Caracciolo fa la vittima: “Speculazioni sulla mia persona”
Il vittimismo regna sovrano pure in un contesto scivoloso. Si lagna Caracciolo: “E’ bene ricordare che quando nel 2017 ho saputo di essere indagato mi sono immediatamente dimesso da assessore regionale. E quando a febbraio scorso sono stato rinviato a giudizio, nel corso di una riunione del gruppo regionale del Pd ho rimesso il mio mandato di capogruppo nelle mani dei colleghi che mi avevano scelto quale loro rappresentante in Consiglio regionale. L’ho fatto per il profondo rispetto che nutro nei confronti dell’istituzione, dei miei colleghi e degli elettori. Il gruppo, però, ha respinto all’unanimità le mie dimissioni. Dichiarando che non c’era alcun presupposto per cui non avrei potuto continuare a ricoprire l’incarico di presidente del Pd alla Regione Puglia. Cosa che, non lo nascondo, mi ha fatto molto piacere”.
Pd, Caracciolo si dimette da capogruppo in Puglia: “Momento di grande confusione”
Quindi ”quel processo lo affronterò perché sono innocente e lo dimostrerò nel giudizio – ha sottolineato – . Ma voglio eliminare ogni possibile forma di speculazione sulla mia persona e sul partito che rappresento. E per tale ragione rimetto nuovamente e in modo irrevocabile il mio mandato di capogruppo nelle mani dei colleghi consiglieri” Afferma di agire “nell’interesse del partito e, ancora una volta, dell’istituzione che mi onoro di rappresentare e dei cittadini. E’ un momento di grande confusione – ammette- e di speculazione politica: c’è bisogno di iniziative concrete finalizzate a rasserenare gli animi. Anche perché c’è ancora tanto da fare per la Puglia e non abbiamo tempo da perdere. Come ricordo sempre, contano i fatti”.
Chiesta la verifica della maggioranza in Regione
E’ terremoto nel Consiglio regionale della Puglia. Al punto che il segretario regionale del partito democratico Domenico De Santis, ha chiesto una verifica della maggioranza in regione: “Nelle prossime ore convocheremo tutti gli organismi: segreteria regionale, gruppo consiliare, direzione regionale. Così come abbiamo chiesto al Presidente Emiliano di convocare una riunione di maggioranza per avviare una verifica di governo. E valutare il rilancio dell’azione amministrativa per un nuovo patto di fine legislatura”. Filippo Caracciolo si è dimesso da Capogruppo, mentre Mazzarano si è già autosospeso, e Maurodinoia non ne farà più parte “così come previsto dal nostro codice etico”. “Il Pd pugliese – spiega – è in prima linea con i suoi militanti e amministratori nella lotta quotidiana al malaffare come testimoniano le decine di amministratori e i sindaci come quello di Peschici, Cellamare, Vieste e Bari che ricordiamo essere tuttora sotto scorta. Proprio per questo non possiamo fare sconti sulle incompatibilità tra i nostri rappresentanti istituzionali, il nostro codice etico e le migliaia di militanti che – conclude De Santis – ogni giorno con onestà dedicano impegno e dedizione al partito democratico”.