Cacciari: “In Puglia cose miserevoli. Il codice etico del Pd? Acqua fresca”. E archivia il campo largo
Di questione morale Massimo Cacciari non ne vuol nemmeno sentire parlare e del campo largo, che pure considera l’unica chance per Pd, M5s e soci se vogliono provare a vincere, dice che “sopravviveremo anche senza”. Il professore è riluttante a parlare di ciò che avviene in Puglia, perché “il mondo sta andando a fuoco e lei vuole farmi parlare di Michele Emiliano?”. “Cosa vuole che me ne freghi dei capobastone, dei cacicchi… è tutto surreale”. Epperò, dopo aver affrontate i temi delle crisi internazionali e aver avvertito che “siamo sonnambuli a cavalcioni dell’atomica”, affronta anche le “cose miserevoli, come i 50 euro per comprare i voti in Puglia”.
Cacciari: “Non parliamo di moralità. Il codice etico del Pd è acqua fresca”
Intervistato da La Verità, Cacciari ha chiarito che “la parola ‘moralità’ non dobbiamo neanche pronunciarla”. Il punto è che “c’è una gigantesca questione di qualità della classe dirigente, non all’altezza delle sfide delle grandi socialdemocrazie europee”. “Ho cominciato a sentir parlare di codici etici appena prima del crack finanziario del 2008. Sappiamo tutti com’è andata. Valga da monito”, ha proseguito Cacciari, sottolineando, in risposta a una domanda sulle mosse del Pd, che “i codici etici sono manifesti moralistici fatti per non essere rispettati. Acqua fresca”.
Il campo largo? “Sopravviveremo anche senza”
Poi, sollecitato dalle domande di Federico Novella, che firma l’intervista, Cacciari ha chiarito di non aver cambiato idea sull’alleanza Pd-M5S: “Io non sono fautore di nulla. Mi sono limitato a dire che se quelli vogliono vincere devono allearsi, non c’è scelta. Però – ha precisato – ho sempre aggiunto che ci vuole una piattaforma sui temi cruciali: lavoro, sanità e scuola. Altrimenti è una colossale perdita di tempo”. “Non ha senso parlare di campi larghi se non ci sono intese programmatiche tra quelli che dovrebbero formarlo. Ma io questo non me lo invento oggi: l’ho detto infinite volte”, ha proseguito Cacciari, soffermandosi sul fatto che anche in vista delle europee “ognuno va per conto suo”. “Anziché accordarsi sui temi, questi parlano solo di aritmetica. È vero che non puoi giocare a tresette con le regole della briscola, ma non basta questo. “Insomma, anche Cacciari archivia il campo largo?”, è l’ultima domanda. “Sopravviveremo anche senza. Con tutti i problemi che abbiamo…”, è stata la risposta.