Attacco a Zaporizhzhia, danni all’involucro del reattore. L’Aiea: “Si rischia un grave incidente nucleare”

8 Apr 2024 14:06 - di Luciana Delli Colli
Zaporizhzhia

L’involucro del reattore della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, è stato danneggiato da un attacco con droni. A renderlo noto è stato il il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi, parlando di “attacchi sconsiderati, che aumentano significativamente il rischio di un grave incidente nucleare e devono cessare immediatamente”. Subito dopo gli attacchi, avvenuti ieri, la Russia ha accusato l’Ucraina. Una versione ribadita oggi dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, e nettamente smentita da Kiev. “L’Ucraina non è coinvolta in alcuna provocazione armata sul territorio della centrale nucleare occupata illegalmente”, ha detto il portavoce dell’agenzia di intelligence militare ucraina, Andrii Yusov. “Lo Stato aggressore mette ancora una volta in pericolo l’impianto nucleare”, ha aggiunto il portavoce, sottolineando che “gli attacchi russi, in particolare gli attacchi sotto falsa bandiera, sul territorio della centrale nucleare ucraina, così come il dispiegamento di truppe e armi nell’area e l’estrazione mineraria delle strutture della centrale, sono da tempo una pratica criminale ben nota e costante”.

Kiev: “In 24 ore i russi hanno colpito 357 volte otto centri abitati”

L’amministrazione regionale di Zaporizhzhia ha inoltre reso noto che il bilancio dei nuovi raid russi nella zona è di tre morti e tre sarebbero anche i feriti. Nelle ultime 24 ore, ha denunciato il capo dell’amministrazione regionale, Ivan Federov, i russi hanno colpito “357 volte” otto centri abitati.

L’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia

È stato ancora Grossi, con una nota dell’Aiea, a chiarire che la centrale di Zaporizhzhia ha subito “almeno tre colpi al reattore”. Il direttore dell’Agenzia ha quindi parlato di ”grave incidente che ha messo in pericolo la sicurezza nucleare”, sebbene allo stato attuale non l’abbia compromessa. “Tuttavia – ha aggiunto – gli attacchi militari sono stati un’altra dura testimonianza delle persistenti minacce alla centrale di Zaporizhzhia e ad altri impianti nucleari durante il conflitto armato, nonostante gli sforzi dell’Aiea per ridurre il rischio di un grave incidente che potrebbe danneggiare le persone e l’ambiente in Ucraina e oltre”. Grossi, quindi, ha avvertito come l’attacco sia il primo rivolto direttamente alla centrale, la più grande d’Europa, dal novembre 2022 e rappresenti “una chiara violazione dei cinque principi fondamentali per la protezione dell’impianto illustrati al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel maggio dello scorso anno”. “Si tratta – ha proseguito – di una grave escalation dei rischi per la sicurezza nucleare che la centrale nucleare di Zaporizhzhia deve affrontare”.

L’appello del direttore dell’Aiea ai “decisori militari”

“Come ho ripetutamente affermato, anche al Consiglio di Sicurezza e al Consiglio dei Governatori dell’Aiea, nessuno può concepibilmente beneficiare o ottenere alcun vantaggio militare o politico dagli attacchi contro impianti nucleari. Attaccare una centrale nucleare è assolutamente vietato”, ha affermato Grossi, facendo “appello fermamente ai decisori militari affinché si astengano da qualsiasi azione che violi i principi fondamentali che proteggono gli impianti nucleari”.

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