Sapienza occupata dai soliti democratici: il collettivo anti-Israele “Cambiare rotta” colpisce ancora

26 Mar 2024 9:23 - di Angelica Orlandi
Sapienza occupata

Gli studenti antagonisti esportano il “modello Torino” alla Sapienza di Roma. Il collettivo “Cambiare rotta” ha fatto un blitz occupando l’Ateneo romano contro le politiche di Israele e a sostegno della Palestina. Alcune decine di appartenenti all’organizzazione giovanile comunista hanno preso possesso del  rettorato dell’università:  chiedono il ritiro dell’ateneo capitolino dalla partecipazione al bando MAECI per la cooperazione tra istituzioni italiane e israeliane in materia di ricerca scientifica. Proprio come già successo a Torino. Molto democraticamente chiedono, altresì le dimissioni della rettrice Antonella Polimeni dal comitato scientifico della Fondazione Med-Or.

La Sapienza di Roma occupata dal collettivo “Cambiare rotta”

“Basta complicità con Israele, fuori la rettrice da Med-Or, no alla partecipazione al bando del ministero degli Esteri; basta accordi con università israeliane e filiera bellica”. Prosegue poi la nota di “Cambiare rotta”: «Dopo i partecipati cortei cittadini e dentro l’ateneo, dopo le numerose iniziative di solidarietà con la resistenza palestinese, la comunità studentesca riprende iniziativa. La rettrice e la governance di ateneo finora hanno rifiutato di ascoltarci”. Ora si attendono che il Senato Accademico che oggi si riunirà “discuta le nostre rivendicazioni e metta fine alla complicità con Israele». E’ triste constatare come tali sedicenti studenti dmocratici e pacifisti stiano trasformando le università in terreni di scontro e non di idee. Un luogo dove gli antagonisti “ricattano” le istituzioni accademiche, deformando i luoghi di partecipazione e di sintesi in teatri di contrapposizioni che ricordano tempi bui.

Il collettivo anti-Israele vuole far dimettere la rettrice Polimeni

Il ministro Bernini aveva ben chiarito che si tratta non di “compagni che sbagliano”, ma di odiatori della democrazia. Il collettivo si esalta, infatti, del suo metodo intimidatorio: «Il rifiuto dell’università di Torino di partecipare al bando Maeci e l’annuncio delle dimissioni del rettore dell’Università di Bari dal suo incarico in Med-Or, fondazione di Leonardo Spa, mostrano che il boicottaggio accademico sta dando i suoi frutti. E che si può porre fine alla criminale complicità del nostro sistema formativo con la barbarie del genocidio in Palestina e delle guerre». L’antisemitismo si sta diffondendo nelle nostre università. Gli antagonisti martedì alle 12 terranno un «contro-senato accademico» per chiedere che l’istituzione «accetti le rivendicazioni degli studenti in mobilitazione».

Il “modelloTorino” esportato alla Sapienza

“Cambiare Rotta” è la stessa realtà studentesca di ultrasinistra che dopo il 7 ottobre 2023 ha organizzato manifestazioni a sostegno della Palestina e occupato, già a novembre, la facoltà di Scienze politiche della Sapienza. I protagonisti del blitz sono  gli stessi che hanno impedito a David Parenzo di parlare, sempre alla Sapienza di Roma. E che oltre un anno fa impedirono a Daniele Capezzone di partecipar a un dibattito e agli studenti di Azione Universitaria di tenere un convegno

 

 

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