Nardella furioso, la Luiss rinvia la presentazione del suo libro e lui grida al complotto. Roccella lo smaschera
Il sindaco di Firenze Dario Nardella prima trasecola, poi va su tutte le furie: per la presentazione accademica del suo libro, La città universale. Dai sindaci un futuro per l’Italia e l’Europa, in programma alla Luiss, dove era in calendario per il prossimo 4 aprile, dovrà attendere. E con lui, agenda da rivedere anche per il professore Romano Prodi e il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari che, tra gli altri, dovevano partecipare all’evento in programma, appena rinviato. Apriti cielo: il sindaco di Firenze parla di appuntamento «annullato», e con l’occasione lamenta un «clima politico di discriminazione». E a nulla valgono le rassicurazioni e spiegazioni avanzate dall’Università che, nel frattempo, continua a ribadire il concetto di «evento solo rimandato».
Nardella su tutte le furie: rinviata a dopo le Europee la presentazione del suo libro alla Luiss
La presentazione era stata al centro di critiche da parte di una parte della stampa per la contestualità dell’evento con la campagna elettorale per le Europee, che dovrebbero vedere lo stesso Nardella candidato nelle liste del Pd. Il dubbio che l’appuntamento editoriale avrebbe rappresentato un momento di campagna elettorale per Nardella si insinua mediaticamente, e così il presidente della Luiss, Luigi Gubitosi, propone il passo di lato, più che indietro. Ma Nardella non ci sta, e scatena fulmini e saette. «Mi ha chiamato il presidente della Luiss Gubitosi molto dispiaciuto, e mi ha chiesto di annullare l’evento», annuncia il sindaco. Poi prosegue: «Io sono rimasto sbigottito e dispiaciuto perché avevamo concordato la presentazione del libro con personalità di varie posizioni politiche».
Nardella, tra botta e risposta, si dice «sbigottito» e «dispiaciuto»
E ancora. «Pensavo che in Italia si potesse fare in un’università un confronto libero su un libro. Evidentemente c’è un clima pesante di discriminazione politica», tuona il primo cittadino indignato e offeso. E non prima di aver aggiunto: «Ovviamente non voglio certo mettere in imbarazzo Gubitosi o la Luiss, anche se con loro avevamo concordato tutto, quindi ora decideremo con il professore Prodi e il direttore di Repubblica Molinari se a questo punto annullare tutto, perché mancano pochi giorni, o farlo da un’altra parte – ha persino ipotizzato Nardella –. Certo francamente è la prima volta che mi succede una cosa del genere, sono sinceramente senza parole».
La replica dell’Università: «Evento solo rimandato»
I toni si alzano, il polverone trasforma l’evento editoriale in un caso politico. Tanto che la Luiss, costretta a intervenire, si sente in obbligo di replicare e, soprattutto, di precisare: «La presentazione del libro di Dario Nardella, prevista per il prossimo 4 aprile nell’Ateneo intitolato a Guido Carli, non è stata annullata, ma semplicemente rinviata a dopo le elezioni europee», si legge in una nota. Ma ancora non basta. Nardella continua a contro-replicare e commentare in un botta e risposta di cui, per esempio, dà esaustivamente conto il Corriere della sera, e che amplifica dimensioni e recriminazioni di un episodio divenuto un vero e proprio “caso“…
Il ministro Roccella replica a Nardella e lo smaschera: ecco come stanno le cose
Un caso sui cui poco fa si sono espressi anche Eugenia Roccella e il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che ha concordato con il ministro per la Famiglia. La quale, in un post sui social ha rilevato senza inutili perifrasi: «La censura non è come la notte in cui tutte le vacche sono nere. La censura è una cosa seria, e quello che sta accadendo in queste settimane nelle università, purtroppo, ce lo dimostra. Quindi, se provi a usare un’università per lanciare la tua candidatura alle europee con la scusa di presentare un tuo libro di due anni fa, l’università ti sgama e ti rinvia l’evento, non puoi cercare di farti passare per vittima di censura. Se poi gridi al bavaglio accusando il governo (che c’entra più o meno come quando si impreca ‘governo ladro’ se piove) di aver creato un clima di discriminazione, rischi anche il ridicolo. Il riferimento, assolutamente intenzionale, è al sindaco di Firenze Dario Nardella, che aveva organizzato un dibattito su un suo libro non proprio fresco di stampa in un importante ateneo privato».
«Cercare di assumere il ruolo di martire in questo momento, per avere un po’ di pubblicità è grave»
E ancora. «Avendo il sindaco lanciato in questi giorni la propria candidatura – prosegue il ministro Roccella – l’Università ha preferito rinviare l’evento a dopo le europee, ma Nardella ha colto l’occasione per gridare alla censura, accusando per di più il governo e la destra di volerlo discriminare. Sarebbe solo un trascurabile esempio di strumentalità politica, se non fosse che in questi giorni negli atenei gli attacchi alla libertà di espressione e le censure ci sono davvero, si ripetono, e creano un clima di violenza e intolleranza, e soprattutto di antisemitismo, pericoloso. Cercare di assumere il ruolo di martire in questo momento, per avere un po’ di pubblicità, o peggio, per evitare di spiegare che il rischio per la libertà di pensiero e di parola viene da sinistra, è grave. Questi sì sono tentativi da censurare», conclude Roccella.
Renzi: «D’accordo con Roccella. Nardella oltre il ridicolo»
E a stretto giro arriva anche il commento alla vicenda (e alle reazioni del sindaco di Firenze) da parte di Matteo Renzi che, in una nota, liquida lapidario la questione: “Sono totalmente d’accordo con le considerazioni della Ministra Roccella sull’assurdo polemica di Dario Nardella nei confronti della Luiss. Provo imbarazzo per il sindaco pro tempore di Firenze e offro la mia solidarietà all’Università. Dario è riuscito ad andare oltre il ridicolo».