Meloni in Umbria rivendica i record del governo e scherza: “15 mesi? Mi sembrano 15 anni…” (video)

9 Mar 2024 14:16 - di Federica Parbuoni
meloni umbria

“Il risultato migliore di questi 14, 15 mesi.. quanti sono? Non ricordo più quanti sono” i mesi alla guida del governo, “a me sembrano 15 anni ma questa è un’altra storia…”. In occasione della firma dell’Accordo di sviluppo tra governo e Regione Umbria a Bastia Umbra, Giorgia Meloni ha scherzato sull’intensità di quest’anno e mezzo circa da premier, del quale però può rivendicare i frutti. “Dei risultati che abbiamo ottenuto in questi mesi al governo, quelli che ci hanno dato più soddisfazione sono i dati economici“, ha detto il premier, parlando del “record del numero degli occupati, dei contratti stabili e dell’occupazione femminile“. “Ieri – ha aggiunto – è stato l’8 marzo, per me la vera parità è questa”.

Meloni: “Grande soddisfazione per dati economici e record dell’occupazione”

Meloni, accolta in Umbria dal consueto bagno di folla con strette di mano e richieste di selfie, ha poi riferito anche di un altro “record” fra gli indicatori economici: “Il record di recupero dell’evasione fiscale”. Un risultato ottenuto grazie a “un approccio diverso, collaborativo e non vessatorio”. Il premier, quindi, ha ricordato i dati dell’Agenzia delle Entrate, che per lo scorso anno ha certificato un “maggiore gettito per 26 miliardi di euro”. “Vuol dire – ha spiegato – che quando tu non disturbi, ma anzi cerchi di dare una mano a chi produce la ricchezza, lo Stato ne beneficia perché una parte della stessa ricchezza torna allo Stato. E infatti nello stesso anno, il 2023, l’Agenzia delle Entrate ci dice anche che abbiamo avuto il record di recupero dell’evasione fiscale, che è un altro dato straordinario”.

I successi del fisco “collaborativo e non vessatorio”

“Lo Stato non può diventare un nemico, noi dobbiamo rendere lo Stato una realtà che non va aggirata, è la nostra azienda di famiglia, e se non lo capiamo i nostri problemi non li risolveremo ma bisogna cambiare l’impostazione culturale e far capire che facciamo parte dello stesso destino”, ha proseguito Meloni, per la quale “se sei in difficoltà io Stato ti vengo incontro. Ma – ha avvertito – se poi mi vuoi fregare per forza allora devo essere deciso nella mia reazione”.

L’importanza dell’operazione Bpt Valore e del suo successo

Il premier, quindi, è tornata a rivendicare anche il successo dell’operazione Bpt Valore, istituiti dal governo e che “in tre emissioni hanno raccolto circa 53 miliardi di euro, record storico in assoluto”. “Secondo me – ha spiegato – è molto importante, ed è una cosa su cui ci siamo molto concentrati, perché uno strumento del genere non solo consente di mettere in sicurezza i risparmi delle famiglie in un momento di grande inflazione, ma perché più parte del nostro debito pubblico riusciamo a rimettere in mani italiane e più saremo liberi di gestire il nostro destino”. “È molto importante – ha aggiunto il presidente del Consiglio – che le famiglie italiane si fidino dello Stato e dell’economia della loro Nazione e che investano su quella economia e su quello Stato perché ci renderà molto più liberi”.

“Con i fondi di coesione combattiamo il divario tra territori, ma qualcuno si è arrabbiato…”

Meloni poi si è soffermata sulle firme degli Accordi di sviluppo con le Regioni, che “trovano poco spazio sui giornali rispetto alle polemiche, ma sono importanti per dare risposte ai cittadini e ne sono orgogliosa”. Con quei fondi, ha spiegato, “combattiamo i divari tra i territori”, anche “se qualcuno si è arrabbiato…”. “Quando siamo arrivati al governo – ha ricordato Meloni – abbiamo avviato un’interlocuzione con quasi tutti i governatori regionali, volevamo capire perché nella programmazione 2014-2020 dei 126 miliardi di euro a disposizione ne erano stati spesi solo 47. L’Italia ha evidenti divari tra territori e non può non far arrivare a terra 70-80 miliardi. Insieme ai governatori siamo arrivati a un decreto, chiamato decreto Sud, che riorganizzasse i fondi di coesione stabilendo alcune differenze rispetto al passato, come ad esempio il finanziamento di progetti proposti dalle Regioni e condivisi dal governo nazionale: questo ha fatto arrabbiare qualcuno, ma tutti devono fare parte di una strategia nazionale, che finora è sempre mancata. Il singolo territorio – ha detto il premier – può essere valorizzato solo se messo in relazione con tutto il resto”.

Meloni firma con Tesei un Accordo di sviluppo per l’Umbria da 240 milioni

Meloni ha chiarito che le 20 Regioni d’Italia “non possono essere considerate 20 monadi”, per questo “serve una strategia nazionale”. “Siamo capaci di rafforzare le opportunità di ogni singolo territorio se lo mettiamo in relazione con tutto il resto”, ed è anche da qui che passa il superamento dei gap “tra i diversi territori”. Con l’Accordo per lo sviluppo e la coesione all’Umbria, siglato insieme alla governatrice Donatella Tesei, arrivano “240 milioni” che andranno a finanziare “36 progetti strategici e permetteranno complessivamente di attivare investimenti per 280 milioni”.

La Regione torna “dove l’ha messa nostro Signore: al centro dell’Italia”

Più nel dettaglio, dei 240 milioni circa “80 milioni di euro verranno destinati alla riqualificazione, con interventi che sono molto attesi dai cittadini e che avranno una ricaduta diretta sulle comunità locali”. Altri 150 milioni saranno destinati “a diversi interventi strategici sulle infrastrutture”, ha detto Meloni, riconoscendo come sia difficile politicamente investire e mettere soldi “su infrastrutture la cui realizzazione a volte crea anche disagi, per via dei cantieri, i risultati li vedi dopo anni, il taglio del nastro lo fa un altro e non te che ci hai messo i soldi. Ma sono necessarie, sono infrastrutture di cittadinanza”. “Con questo lavoro – ha detto quindi Meloni – cerchiamo di rimettere l’Umbria dove l’ha messa il nostro Signore, al centro dell’Italia”.

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