Medaglie d’oro, altro che “manganellatori”: addio al poliziotto-eroe Nicola Barbato, ferito da un rapinatore

9 Mar 2024 15:05 - di Leo Malaspina

Era intervenuto con un collega per sventare una richiesta estorsiva, nella zona di Fuorigrotta, a Napoli. Il criminale sparò e lo ferì gravemente: Nicola Barbato, poliziotto coraggioso, rimase paralizzato, il presidente Mattarella andò a trovarlo in ospedale quando ancora era in coma farmacologico, poi, una volta ripresosi, lo aveva insignito la Medaglia d’oro al valor civile. Ieri Nicola Barbato, il sovrintendente della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Napoli, è morto per le conseguenze di una polmonite: la notizia ha generato grande commozione sia tra i colleghi che tra le autorità istituzionali e politiche. Numerosi sul web i messaggi di cordoglio alla famiglia e i ricordi dei colleghi che l’hanno conosciuto e con quali è stato impegnato nella lotta contro il crimine.

Nicola Barbato: il dolore del ministro Piantedosi

“Carinaro, Caserta, la Campania, l’Italia e le forze dell’ordine sono orgogliose di Te”, hanno scritto in un accorato post i familiari dell’agente che lascia la moglie, Angela, e i due figli Giovanna e Luigi. I funerali del sovrintendente della Polizia di Stato e medaglia d’oro al valor civile Nicola Barbato, che aveva 61 anni, saranno celebrati alle 16 di domenica 10 marzo 2024, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni evangelista di Teverola, in provincia di Caserta, città di cui era cittadino onorario.

 “Esempio di coraggio e di spirito di servizio, medaglia d’oro al valore civile, ci lascia Nicola Barbato. È un giorno di dolore. Barbato è stato un grande poliziotto, un grande italiano, un grande padre che ha onorato la divisa e il Paese. Il mio pensiero e un abbraccio commosso alla famiglia, in particolare alla moglie e ai figli, e a tutta la Polizia di Stato. Mai dimenticheremo quanto Barbato ha fatto per l’Italia e per la difesa della legalità”, dichiara il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. “Esprimo, a nome mio e di tutte le donne e gli uomini del ministero dell’interno, il più profondo cordoglio per la scomparsa di Nicola Barbato, poliziotto decorato con la medaglia d’oro al valor civile. È rimasto gravemente ferito nel 2015, mentre era impegnato in un’operazione antiracket a Napoli, senza che ciò abbia mai scalfito la sua determinazione e il suo impegno nella lotta al crimine”, scrive su X il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

“La notizia è di quelle che non vorresti mai leggere. Se ne è andato Nicola Barbato, Sovrintendente della Polizia di Stato e Medaglia d’oro al Valor Civile per essere stato gravemente ferito nel 2015 in servizio da un esponente di spicco della camorra durante un’operazione di polizia. Quel proiettile lo inchiodò su una sedia a rotelle senza però mai limitarlo nelle sue battaglie di legalità e giustizia. Nicola era di Teverola, ed a Teverola non ha mai fatto mancare il suo contributo in termini di idee e di progetti. Perché credeva fortemente che la camorra e l’illegalità si combattono solo se si conoscono”, dichiara Gimmi Cangiano, Presidente Provinciale di Fdi Caserta.

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