E’ morto l’ultimo carceriere di Benito Mussolini, testimone della sua liberazione a Campo Imperatore
Ferdinando Tascini, ultimo carceriere di Benito Mussolini a Campo Imperatore sul Gran Sasso, è morto a Città di Castello, in provincia di Perugia all’età di 101 anni. E’ stato il Comune della cittadina umbra a diffondere la notizia. Tascini all’epoca era un giovane carabiniere. Il sindaco di Città di Castello e la giunta comunale hanno espresso i più sinceri sentimenti di vicinanza alla famiglia, ai figli Massimo, Maria Teresa, Maria Francesca e Luca, ricordando i momenti trascorsi ad ascoltare i racconti di vita e di storia del reduce. «Tascini apparteneva prima di tutto alla nostra comunità e al novero di ultracentenari di cui siamo orgogliosi e che rappresentano la ricchezza umana più grande che abbiamo», ha detto il sindaco Luca Secondi. «Lo vogliamo ricordare nella consapevolezza di fare propri i suoi valori e ideali e di tramandarli alle giovani generazioni».
E’ morto l’ultimo carceriere di Mussolini a Campo Imperatore
Ferdinando Tascini, scrive il Comune di Città di Castello, “insignito con targhe e cerimonie ufficiali, non era solo l’ultimo “carceriere” di Mussolini: allora giovane carabiniere che assieme ad altri commilitoni ha visto con i propri occhi ogni istante della prigionia e la liberazione del “Duce” a Campo Imperatore sul Gran Sasso. Era un distinto signore garbato e gentile che ha costruito la propria esistenza sul lavoro, la famiglia, i valori di rispetto reciproco e senso di appartenenza con la comunità locale dove ha sempre vissuto”.
L’ Operazione Quercia
Nelle prime ore del 12 settembre 1943 ebbe inizio l’operazione denominata Quercia che si concluderà con la liberazione, da parte di un gruppo di paracadutisti tedeschi, di Benito Mussolini, prigioniero a Campo Imperatore sul Gran Sasso. Verrà portato a Pratica di Mare da dove volerà alla volta di Vienna prima e poi di Monaco. Mussolini era prigioniero il 28 agosto.