“E basta con ‘sto fascismo”: appuntamento venerdì alla Fondazione An per presentare il libro di Capezzone

18 Mar 2024 16:48 - di Redazione
Capezzone libro

Servono “combattenti della libertà” contro la cupola (o la cappa) del politicamente corretto. Un conformismo totalitario che dalle università e dagli atenei si diffonde anche nei partiti di opposizioni rendendoli centri da cui generano anatemi e condanne. Un clima asfittico magistralmente descritto da Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero, nel suo ultimo libro: “E basta con ‘sto fascismo“(Piemme).

Capezzone scrive nel primo capitolo del suo libro che da quando Giorgia Meloni ha vinto le elezioni la nenia dell’antifascismo è diventata la regola nel lessico dei partiti di opposizione. “Fate i gargarismi con l’antifascismo – accusa l’autore – ma non riuscite a pronunciare la parola anticomunismo, e meno che mai riuscite a sillabare la parola magica, quella definitiva, antitotalitarismo, cioè il contrasto a qualunque dittatura”. Perché, in realtà, gli antifascisti in parte usano la categoria fascismo in modo strumentale in parte non intendono condannare le altre dittature perché, come li chiama Capezzone, sono “comunisti in purezza”.

Di questo e degli altri numerosi spunti di riflessione che emergono dal saggio si parlerà il 22 marzo a Roma nella sala convegni della Fondazione An (via della Scrofa 43) alle ore 18. Un convegno che parte dal sottotitolo del libro di Capezzone “cari compagni, ci avete rotto…” per analizzare le strategie comunicative della sinistra ma anche le risposte che la destra fornisce o dovrebbe fornire. Un incontro di cui sarà protagonista Daniele Capezzone, affiancato da Italo Bocchino (direttore editoriale del Secolo) che risponderanno alle domande della giornalista Annalisa Terranova. Antonio Giordano, vicepresidente della Fondazione, introdurrà i lavori.

 

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