De Luca, dagli insulti alla Meloni al processo per gli sprechi sul Covid. “Un milione di danni”
Il governatore della Campania, si sa, ama fare di testa sua, anche se dal pulpito, spesso, rischia di ribaltarsi. Tra le sue bizzarre iniziative politiche per dimostrare di essere “sceriffo”, più che presidente, nel 2021 ce ne fu una che ora lo mette nei guai. Nel periodo post-Covid decise che il “green pass” che il governo Draghi aveva imposto, non bastava: ci voleva anche la sua “smart card”, la tessera made in Campania che attestava l’avvenuta vaccinazione Covid. Una decisione che adesso rischia di costare cara a Vincenzo De Luca che va a processo dinanzi alla Corte dei conti, insieme ad altri 5, all’epoca tutti componenti dell’unità di crisi per l’emergenza coronavirus. In caso di condanna, sarebbe tenuto a risarcire un milione di euro alla Regione.
Covid, gli sprechi di cui la Corte dei Conti accusa De Luca
La decisione della Regione Campania di fornire ai cittadini campani un attestato digitale di vaccinazione anti covid su smart-card risaliva al febbraio 2021. Secondo la magistratura contabile, la materia era di competenza del legislatore nazionale e dell’amministrazione centrale. La decisione della Regione Campania di fornire ai cittadini campani un attestato digitale di vaccinazione anti covid su smart card risale al febbraio 2021, quando c’era già il green pass. La misura, contestata dai giudici contabili, fu adottata nel maggio del 2021 per consentire la ripresa di alcune attività turistiche, del turismo e delle visite nelle Rsa.