Covid, 4 anni fa il corteo di bare che sconvolse l’Italia (video). Meloni: “Il Paese ha reagito unito”
Oggi, esattamente a quattro anni di distanza, Brescia e l’Italia intera rendono onore alle vittime della pandemia in un giorno che coincide con le immagini scioccanti del corteo di bare trasportate dagli ospedali al cimitero a soli quindici giorni dal primo lockdown. Il 18 marzo è infatti la data scelta per celebrare la giornata nazionale delle vittime del Covid, che ormai per qualcuno sembra un lontano ricordo, non per chi vive a Bergamo e Brescia e nelle zone più colpite dal virus. Forse anche per questo ha creato reazioni dure il raid dei no vax che hanno imbrattato con scritte e vernice rossa il Palaspirà, il palazzetto dello sport di Spirano, sempre nella Bergamasca, che ha ospitato il primo centro vaccinale in Lombardia. Per mantenere vivo il ricordo delle persone scomparse a causa della pandemia e in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19, oggi alle 16.55, le campane delle parrocchie di Brescia suoneranno a morto. Tra città e provincia i morti sono stati almeno 5.600, 520 mila le persone ammalate. Il Vicario Generale, su indicazione dell’amministrazione comunale, invita i parroci delle parrocchie cittadine che lo desiderano a suonare le campane con i rintocchi a lutto alle 16.55.
Il giorno delle vittime del Covid, il messaggio della Meloni
“La pandemia da Covid-19 ha segnato la nostra storia recente. Più di quattro anni fa la crisi sanitaria si è abbattuta sul mondo e la nostra Nazione ha pagato un prezzo particolarmente alto. Oggi onoriamo la memoria dei nostri connazionali che non ci sono più e ci stringiamo alle loro famiglie e ai loro cari. Il dolore per le tantissime vite perse è una ferita ancora aperta”, ha detto oggi Giorgia Meloni. “La crisi pandemica ha prodotto enormi conseguenze economiche, sociali e sanitarie e il cammino per uscirne è ancora, per diversi aspetti, lungo. Penso, ad esempio, all’impatto devastante che il Covid-19 ha avuto sui nostri bambini e sui nostri adolescenti. Servirà molto tempo e un complesso insieme di interventi per restituire alle nostre giovani generazioni ciò che la pandemia, e le regole sanitarie imposte all’epoca, hanno tolto loro. La pandemia ha sconvolto le nostre vite, ma il popolo italiano ha trovato la forza di reagire. E lo ha fatto con umanità, solidarietà, unità e abnegazione. Questa è l’eredità più preziosa di quella crisi, che dobbiamo saper ricordare e che ci può insegnare ancora molto” ha concluso la premier.
Senato e Camera a lutto, il ricordo della Regione Lombardia
“In questa triste e dolorosa ricorrenza, onoriamo la memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus. Una preghiera per loro. Il mio pensiero commosso va in particolare alle famiglie che non hanno potuto nemmeno dare l’ultimo saluto ai propri cari”, scrive su X il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Oggi bandiere a mezz’asta in Senato per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus e anche la Regione Lombardia si prepara a delle iniziative. “A 4 anni di distanza, ricordiamo tutti coloro che ci hanno lasciati. A loro la nostra preghiera”, dichiara il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime del coronavirus. Nella ricorrenza – che cade nel giorno in cui dal cimitero Maggiore di Bergamo uscivano i camion militari carichi di bare, ormai troppe per essere cremate sul posto – il governatore rivolge “un abbraccio sincero a chi ha perso i propri cari. Un pensiero anche a tutto il personale sanitario che eroicamente ha combattuto per contrastare lo tsunami che ha colpito la Lombardia”
Il ringraziamento del ministro Schillaci a medici e infermieri
“Oggi ricordiamo le persone che hanno perso la vita a causa del Covid. Un ricordo che non si esaurisce in questa Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus, “ma portiamo con noi ogni giorno perché non dimentichiamo chi è deceduto a causa del virus e la sofferenza delle loro famiglie. E non dimentichiamo che tra le vittime della pandemia ci sono stati anche operatori sanitari. Non ringrazieremo mai abbastanza medici, infermieri, operatori sociosanitari, farmacisti e volontari che hanno lottato contro il virus e hanno assistito e curato i malati fino allo stremo delle forze”. Lo dichiara il ministro della Salute Orazio Schillaci, nella giornata che celebra i morti per Covid-19. “Le immagini dei camion di Bergamo che” esattamente 4 anni fa “trasportavano bare – ricorda – hanno lasciato un segno indelebile e sono di continuo monito e sprone nelle attività che ci vedono impegnati”.