Cina sconvolta dall’omicidio del 13enne Wang. Arrestati tre compagni di classe: hanno confessato
Sgomento e orrore in Cina per l’omicidio di un 13enne per il quale sono stati arrestati tre compagni di classe. Interrogati dalle autorità, i tre minorenni hanno inizialmente negato e poi hanno condotto gli inquirenti nell’orto dove avevano sepolto il corpo del piccolo Wang, nella località settentrionale cinese di Handan. Vittima e presunti assassini sono tutti “bambini lasciati indietro”, ovvero figli di genitori andati in città a lavorare e rimasti con i nonni in zone rurali.
La vicenda, scrive la Bbc, ha aperto un dibattito sulla criminalità giovanile e provocato forte emozione sui social, con decine di migliaia di post su Weibo e Douyin, la versione cinese di Tik Tok. “L’intero paese guarda a questo caso, spero che la polizia sia equa e dia alla famiglia una risposta soddisfacente”, ha scritto un internauta in un commento ad un post del padre della vittima, che ha ottenuto 50mila like.
Molti hanno chiesto punizioni severe, malgrado gli arrestati abbiano meno di 14 anni. In Cina, i minori nella fascia d’età fra 12 e 14 possono essere perseguiti penalmente solo con il via libera della Procura Suprema del Popolo. Wang è scomparso il 10 marzo, ha scritto il padre in un post su Douyin. Secondo gli inquirenti, che considerano il caso un omicidio intenzionale, il 13enne è stato ucciso il giorno stesso. Il ragazzino, ha raccontato il padre, era ancora vivo alle 15. Poi alle 16.10 tutto il denaro che era sul suo cellulare, 191 yuan pari a 17 dollari, è stato trasferito ad uno dei presunti assassini. Il cellulare è stato poi staccato. Da tempo Wang veniva bullizzato dai suoi tre aguzzini, ha scritto su Weibo l’avvocato della famigia, Zang Fanqing.