“Bere vino nel modo giusto allunga la vita”. Il luminare della Nutrizione smentisce la professoressa Viola

25 Mar 2024 9:10 - di Marta Lima

La teoria del vino come causa di malattie, a prescindere, per il solo consumo, anche moderato di alcol, enunciata a più riprese dalla professoressa Viola, trova una categorica smentita nel noto docente di Nutrizione umana del dipartimento di Medicina molecolare dell’università di Padova, Francesco Visioli, che ieri ha parlato del tema al Festival della prevenzione della Lilit, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori che si occupa di prevenzione primaria (stili e abitudini di vita: lotta al tabagismo ed alla cancerogenesi ambientale e professionale, corretta e sana alimentazione, regolare attività fisica).

Bere vino fa male o no? Nuovo scontro tra scienziati

“Un consumo moderato di alcol si associa o a nessun rischio o molto più probabilmente a una riduzione del rischio di patologie cardiovascolari e a un rischio leggermente aumentato di tumori. E mettendo insieme tutti i dati, i bevitori moderati hanno una vita leggermente più lunga degli astemi e dei forti bevitori“, ha spiegato Francesco Visioli, smentendo – come racconta oggi il Corriere della Sera – la tesi espressa il giorno prima dall’immunologa Antonella Viola. “Dobbiamo bere solo acqua. Le bevande zuccherate e l’alcool indeboliscono la barriera intestinale e favoriscono l’infiammazione. Dobbiamo dire che secondo l’Organizzazione mondiale della sanità non c’è una soglia di protezione dell’alcol. Non è possibile dire: ‘Se io bevo due bicchieri al giorno, non mi succede niente'”, aveva categoricamente affermato la professoressa Viola.

Il discrimine del consumo moderato

Ma che intende Visioli per consumo moderato? “Non è una parola scientifica, è il guaio principale. Indica uno o due drink al giorno per le donne, due o tre per gli uomini. Per drink si intende un bicchiere di vino o una birra o un bicchierino di liquore. Non tutti insieme, ma in alternativa”. Dunque, per il Docente di Nutrizione, non è il vino in sè a fare male, ma la quantità a fare la differenza, come per tutti i generi alimentari. “Il consumo eccessivo è una piaga sociale pazzesca. L’alcolismo va combattuto”.

Sul fronte della prevenzione, però, Vizioli ha invitato le donne con familiarità di tumore al seno e basso consumo di folati, che sono vitamine contenute nella frutta, nella verdura e nei cereali integrali, a smettere di bere, e boccia gli aperitivi eccessivamente alcolici. “Oggi i giovani sostituiscono il bicchiere al pasto quotidiano con il binge drinking, ovvero il bere molti drink tutti insieme: fa malissimo, l’effetto sulla salute è molto diverso”.

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