Batterio mangia carne, picco di casi in Giappone: ecco sintomi e contagio. Bassetti: in aumento anche in Italia

27 Mar 2024 17:34 - di Prisca Righetti
malattia carnivora

Cresce l’allarme in Giappone per l’aumento dei casi di sindrome da shock tossico streptococcico (Stss): un’infezione batterica da streptococco A rara, ma molto grave, che può causare la necrosi dei tessuti connettivi che ricoprono i muscoli e per questo viene definita “malattia carnivora” o del “batterio mangia carne”. Il governo metropolitano di Tokyo ha diffuso un alert in seguito a un aumento significativo dei casi di Stss: secondo gli ultimi dati, nel 2024 hanno già superato la metà del totale registrato l’anno scorso. Nella sola capitale se ne contavano 88 al 17 marzo, mentre a livello nazionale 517 secondo quanto riporta The Japan Times. Basti pensare poi che, come ricorda il governo metropolitano di Tokyo, nel 2023 il tasso di mortalità da Stss è stato pari al 30% circa. L’anno scorso sono stati 141 i casi in città, con 42 decessi.

Giappone, cresce l’allarme per le infezioni da streptococco “carnivoro”: i sintomi

Una preoccupazione che cresce proporzionalmente all’aumento delle infezioni e si estende geograficamente considerando, tra l’altro, che la paura del contagio avrebbe spinto la Corea del Nord a cancellare una partita di calcio con il Giappone, che avrebbe dovuto svolgersi a Pyongyang. Un’allerta che ha indotto le autorità di Tokyo a esortare le persone a rivolgersi immediatamente al medico in caso di sintomi come dolore e gonfiore agli arti o febbre, indicativi di questo tipo di infezione. Ma allora come avviene il contagio?

Picco di casi in Giappone: è allerta: ecco come si trasmette

In base a quanto spiegato dalle autorità sanitarie della capitale nipponica, lo streptococco di gruppo A può essere trasmesso per via respiratoria o per contatto diretto. Nonché attraverso ferite a mani e piedi. Per questo i funzionari evidenziano l’importanza di misure preventive di base come il lavaggio frequente delle mani, e una cura adeguata delle ferite. Studiando il fenomeno e le sue evoluzioni, peraltro, gli esperti ritengono che l’aumento dei casi di Stss sia associato a una variante batterica nota come ceppo M1UK, rilevata sempre più spesso da metà novembre 2023 nei pazienti colpiti. Non solo. Come riporta sempre il quotidiano The Japan Times, citando fonti del Niid (National Institute of Infectious Diseases, l’Istituto nazionale per le malattie infettive), se in genere circa il 90% dei casi annuali di Stss si concentra fra gli over 40, nel 2023 è stato segnalato un boom di infezioni tra i 40enni. Insomma: possono essere infettate persone di tutte le età.

Bassetti: lo «streptococco aggressivo è un problema anche in Italia»

E come anticipato, l’allarme generato dal diffondersi dei casi di malattia carnivora che arriva dall’oriente comincia a dilagare anche fuori dai confini nipponici. Nelle scorse ore, non a caso, il direttore di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha rilanciato l’alert. Sottolineando che il rischio di contagi della sindrome da shock tossico streptococcico (Stss), «è un problema importante non solo del Giappone. Le infezioni da streptococco – soprattutto quelle molto invasive – sono aumentate in tutto il mondo e anche in Italia. Basta guardare i dati del nostro Paese se avessimo un sistema di sorveglianza». Pertanto, ha concluso l’infettivologo, giovedì (domani 28 marzo ndr) «presenteremo in Regione Liguria i dati delle infezioni da streptococco anche gravi».

 

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