Vannacci, Crosetto: “Nessun input politico”. Il ministero: “Istruttoria iniziata sei mesi fa”
Non c’è stato alcun “input dell’autorità politica” nella sospensione per 11 mesi del generale Roberto Vannacci, giunta al termine di un iter disciplinare avviato ormai sei mesi fa a seguito dell’uscita del libro Il mondo al contrario. A chiarire che la sanzione comminata a Vannacci è un atto puramente amministrativo è stato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rispondendo alle domande dei giornalisti che lo hanno intercettato alla Camera.
Crosetto: “Sulla sospensione di Vannacci nessun input politico”
“Uscirà una nota della difesa che spiega ai non pratici in materia che parliamo di procedimenti partiti mesi fa, e che avvengono in modo automatico e che sono totalmente esterni dall’input dell’autorità politica perché partono da un’autorità tecnica. Una volta che tutte le informazioni saranno disponibili, magari i commenti saranno più appropriati. Per quanto mi riguarda tra un po’ finirò le guance da porgere”, ha proseguito Crosetto, allontanando quindi l’ipotesi che la sospensione del generale possa essere stata “a orologeria”. “Sono automatismi tecnici che – ha ribadito il ministro, parlando con l’agenzia di stampa Adnkronos – non riguardano neanche la parte decisoria politica.
Il tweet di Salvini: “Un’inchiesta al giorno, siamo al ridicolo”
Matteo Salvini era tornato sul caso Vannacci in mattinata con un post su X: “Un’inchiesta al giorno, siamo al ridicolo, quanta paura fa il generale? Viva la libertà di pensiero e di parola, viva le Forze Armate e le Forze dell’Ordine, viva uomini e donne che ogni giorno difendono l’onore, la libertà e la sicurezza degli Italiani”. Un commento con un chiaro riferimento, oltre che alla sospensione, anche alle inchieste aperte dalla Procura di Roma qualche giorno fa.
Il ministero della Difesa: l’inchiesta interna sul generale iniziata ad agosto 2023
Il ministero della Difesa ha spiegato in una lunga nota i criteri con i quali vengono comminate le sanzioni al personale militare, chiarendo che ci sono procedure e tempistiche molto strutturate. “In caso di eventi di particolare gravità o risonanza mediatica, potenzialmente lesivi dell’immagine delle Forze Armate, l’autorità competente può disporre, nell’immediatezza dell’evento, l’effettuazione di un’inchiesta sommaria per accertarne le cause, adottare le misure correttive di carattere organizzativo tese ad evitare il ripetersi dell’evento e dare l’avvio a procedimenti rivolti a individuare eventuali responsabilità penali, disciplinari e amministrative”, si legge nel comunicato, che riporta anche, data per data, tutti i passaggi dell’inchiesta che ha portato alla sospensione di Vannacci. In sintesi, l’istruttoria è iniziata il 18 agosto 2023 ed è passata attraverso altre sei tappe formali, delle quali l’ultima è stata la sospensione.
La precisazione: Vannacci può candidarsi
Le sanzioni disciplinari, comunque, ha precisato ancora il ministero, “non compromettono in alcun modo i diritti civili e politici del militare sanzionato, ivi inclusa l’eventuale candidatura per le consultazioni elettorali di qualsiasi tipo”. Vannacci, dunque, se vorrà, potrà candidarsi alle europee. “In undici mesi c’è il tempo per riflettere su tante cose e anche su quella dell’invito alla candidatura offerto dalla Lega che, l’ho già detto, sto valutando. Ma al momento non sciolgo la riserva”, ha detto il generale, parlando con l’agenzia di stampa Ansa.