Sotto la Rai di Napoli c’è Potere al Popolo con De Magistris. Spintoni alla polizia che carica (video)

13 Feb 2024 15:12 - di Viola Longo
scontri napoli

Gravi momenti di tensione si sono registrati alla manifestazione indetta dalla sinistra radicale sotto la sede Rai di Napoli per protestare conto la presa di posizione dell’Ad Roberto Sergio a seguito delle affermazioni fatte a Sanremo da Ghali sul conflitto tra Israele e Hamas. Al presidio organizzato da Potere al Popolo, Rete per la Palestina libera e disoccupati, e al quale ha preso parte anche l’ex sindaco Luigi De Magistris, partecipavano circa 200 persone.

Gli scontri davanti alla sede Rai di Napoli

I manifestanti hanno denunciato di essere stati “picchiati a sangue” per il solo fatto di essersi “fatti avanti verso i cancelli”. Si parla di tre o quattro feriti, alcuni dei quali ripresi dai video dei manifestanti postati su X. Si tratta di immagini che nessuno vorrebbe mai vedere. Ma tra quegli stessi video ce ne sono alcuni da cui emerge che la carica della polizia è scattata quando gli agenti si sono ritrovati schiacciati tra il cancello e i manifestanti, che resistevano ai tentativi di respingerli con la sola pressione del corpo.

Il racconto dei manifestanti e di De Magistris

Dunque, non esattamente una manifestazione “pacifica” con “qualche ragazzo si è avvicinato ai cancelli per mettere uno striscione” come ha sostenuto De Magistris, dicendosi “molto turbato” perché “vedere ragazzi con la testa aperta perché sposano una causa giusta fa male”. Si tratta dello stesso racconto proposto dai manifestanti, secondo i quali “ancora una volta pare che qualsiasi tipo di discordanza con la narrazione dominante che vede Israele come unica democrazia del Medio Oriente venga non solo censurata, come è successo a Ghali durante il festival di Sanremo, ma addirittura repressa violentemente con polizia e manganelli contro manifestanti pacifici”.

L’opposizione pronta a parlare di Stato di  polizia, ma c’è chi tentenna…

Sul caso si è gettata l’opposizione. I membri della Vigilanza Rai del M5S hanno parlato di “clima irrespirabile di regime”; Peppe De Cristofaro di Avs di “Stato di polizia”; Emiliano Fossi del Pd ha intimato che “Piantedosi deve chiarire immediatamente”. Epperò, pur cavalcando la vicenda, lo stesso esponente dem ha usato una cautela che suona un tantino sospetta: “Va accertata l’esatta dinamica dei fatti”, ha premesso, aggiungendo poi che “se le Forze dell’Ordine hanno manganellato cittadini soltanto perché volevano esporre uno striscione per fermare la guerra a Gaza e manifestare per una vera e libera informazione nei pressi della sede Rai di Napoli, evidentemente, non esiste più in questo paese la libertà di espressione garantita dalla Costituzione”.

Da Ghali a Ilaria Salis, per la sinistra radicale tutto va bene per alzare il clima

Chissà se anche Fossi ha visto il video dell’innesco degli scontri o se anche da quelle parti si stanno rendendo conto che la parola “pacifica” spesso mal si accompagna alle manifestazioni della sinistra radicale. Certo è che sembra che per quegli ambienti ogni pretesto sia buono per alzare il clima e far sfociare la protesta in violenze: gli scontri di oggi, infatti, arrivano ad appena tre giorni dalle tensioni scatenate davanti all’ambasciata ungherese a Roma, nel corso della manifestazione a sostegno di Ilaria Salis. Anche in quel caso i disordini sono esplosi quando un gruppo di manifestanti, studenti e anarchici, ha tentato di sfondare il cordone della polizia che impediva di raggiungere la rappresentanza diplomatica, non senza aver lanciato prima fumogeni contro gli agenti.

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