Schlein senza vergogna: rifiuta di rispondere sugli insulti di De Luca alla Meloni (video)
«Ho già risposto sull’autonomia differenziata»: sempre più imbarazzante, la segretaria Pd, Elly Schlein, si rifiuta di rispondere ai giornalisti che in Abruzzo le chiedono se prende posizione sull’insulto rivolto dal governatore Vincenzo De Luca nei confronti del presidente del consiglio Giorgia Meloni.
“Sugli insulti di #DeLuca non prende posizione?”
Risposta: “Grazie, prego”. #Schlein #Meloni #18febbraio pic.twitter.com/L3tLwkkMhw
— Christian Ricchiuti 🇮🇹 (@ChrisRicchiuti) February 18, 2024
Schlein muta su De Luca, Foti: “Se lo avesse fatto un esponente di centrodestra con lei?”
Un silenzio che indigna molti esponenti di Fratelli d’Italia. «Vista l’odierna visita elettorale del segretario Pd, Elly Schlein, in Abruzzo, viene da chiedersi cosa succederebbe se il governatore Marsilio l’apostrofasse ‘str…’. Chissà cosa direbbero gli esponenti del Pd. Sarebbero d’accordo, conniventi e quindi silenziosi, oppure insorgerebbero – come sarebbe giusto che fosse – di fronte a tali inaccettabili insulti? A domanda diretta, il segretario Pd Schlein ha preferito glissare pavidamente in merito agli insulti che il premier Meloni ha ricevuto da De Luca, imbarazzante compagno di merende della ditta». Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
L’ironia di Donzelli: “Ce la puoi fare Elly…”
In un video su Instagram il responsabile dell’Organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, ricorre all’arma dell’ironia per condannare il silenzio della leader democratica: «Finalmente parole nette di Elly Schlein sugli insulti di De Luca a Giorgia Meloni!», si legge nella didascalia che accompagna il video postato da Donzelli. Ma nella clip si vede Schlein ‘dribblare’ le domande dei giornalisti sulle frasi del governatore della Campania, preferendo rispondere sull’autonomia differenziata. «Ce la puoi fare. Prova a condannare De Luca che insulta la Meloni. Un uomo che volgarmente offende una donna», dice Donzelli provando invano a ‘spronare’ Schlein, che sceglie la linea del silenzio su De Luca. “Niente da fare – chiosa Donzelli – non le riesce proprio a condannare qualcuno del Pd che insulta una donna, se questa donna è Giorgia Meloni».
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Gasparri: “Che vergogna il silenzio della segretaria Pd”
Per il vicecapogruppo di FdI alla Camera dei deputati, Augusta Montaruli, Schlein che non risponde «è una scenetta che mette non poca amarezza e che caratterizza il modo di operare di questo Pd: giustizialista a corrente alterna. Immaginiamo l’imbarazzo da parte dei membri del Nazareno di avere tra le propria fila personaggi tanto infimi come il governatore campano, ma non esprimersi apertamente su determinati atteggiamenti significa avallarli, rendendosi compartecipi di una violenza che viene, invece, condannata solo quando investe qualche esponente del proprio partito. Con l’atteggiamento adottato oggi da Schlein la credibilità del Pd tocca i minimi storici», aggiunge.
Un silenzio che non sfugge ad altri esponenti del centrodestra. «Che vergogna la Schlein, capo di De Luca, che non prende le distanze dalle offese di questo guitto nei confronti del presidente del Consiglio», dice alle telecamere Rai, Maurizio Gasparri. Per il presidente dei senatori di Forza Italia, «è una cosa grave che non abbia parlato e noi andremo avanti: sul premierato, sulle autonomie, per un’Italia riformata e più moderna, nonostante gli insulti e i silenzi del Pd».
Durissimo anche il commento della senatrice di Fratelli d’Italia Domenica Spinelli. «Schlein dimostra che non basta essere segretario nazionale di un importante partito per conoscere e osservare le regole basilari del confronto politico in un contesto di democrazia. Sempre pronta a rivolgere accuse agli avversari del centrodestra, pur attaccandosi talvolta a polemiche strumentali, stavolta, sollecitata esplicitamente dalla domanda di un giornalista sull’ignobile insulto di Vincenzo De Luca al presidente Meloni, mette la testa sotto la sabbia e non risponde. Evidentemente la cafonaggine di De Luca la mette in imbarazzo. La smetta allora di accusare gli altri – conclude la senatrice di FdI – il Pd i problemi di impresentabilità ce li ha al proprio interno».