“Schlein ha più spazio sui tg di Mattarella”: Rampelli cita i dati che sbugiardano il Pd (video)

8 Feb 2024 14:00 - di Vittorio Giovenale
Schlein, Rampelli

La Rai come TeleMeloni? L’ennesima balla della sinistra, smontata sulla base dei monitoraggi dell’Osservatorio di Pavia. Lo ricorda il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia all’Aria che tira su La7.

«Ci vuole una faccia di bronzo per raccontare cose totalmente inventate sul presunto controllo del governo Meloni sulla Rai. Per fortuna esistono i dati dell’Osservatorio di Pavia e dell’Agcom per smontare questa bufala che il PD, annaspando in evidente stato di difficoltà, sta raccontando».

I numeri dell’Osservatorio di Pavia che sbugiardano il Pd

«Secondo i dati dell’Osservatorio di Pavia, – ricorda Rampelli – nel mese di dicembre 2023 il minutaggio sul TG1 ha contato una presenza maggiore di Elly Schlein dello stesso Presidente della Repubblica. Il PD è stato presente nel minutaggio del TG1 per l’17.3%, Fratelli d’Italia per il 19%, il Movimento Cinque Stelle per il 15.4%. Non solo c’è uno stato di equilibrio: se sommiamo i dati complessivi della coalizione di centrodestra, essi risultano inferiori a quelli della coalizione di governo della scorsa legislatura».

Rampelli: “Aspettiamo dalla Ue un ecologismo pragmatico”

Sul fronte delle alleanze europee in vista delle elezioni, Rampelli precisa: «Noi siamo convinti sostenitori del bipolarismo e vorremmo esportarlo anche in Europa, per dare un senso alla democrazia e rispettare gli orientamenti dei cittadini disattesi da alleanze spurie che finiscono per danneggiare i popoli a vantaggio delle multinazionali. La crisi dell’agricoltura di questi giorni è la retromarcia della Von der Leyen sui fitofarmaci lo dimostra. Con un centrodestra al governo dell’Ue ci sarebbe ad esempio un ecologismo pragmatico contro quello ideologico e talebano che sta distruggendo la produzione europea a vantaggio di nazioni che non rispettano le nostre regole, fanno concorrenza sleale e vengono favorite da accordi commerciali voluti dall’alleanza impropria tra socialisti, verdi e popolari. È importante che anche in Europa possa finalmente irrompere il tempo della chiarezza».

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