Per Trump le cose si mettono bene: i giudici della Corte suprema orientati ad accogliere il ricorso
La Corte suprema Usa ha ascoltato oggi gli argomenti delle parti pro e contro l’eleggibilità di Donald Trump. Questo dopo che lo Stato del Colorado lo ha escluso dal voto per il suo ruolo nell’assalto a Capitol Hill in base al 14/mo emendamento della Costituzione, che vieta le cariche pubbliche ai funzionari coinvolti in insurrezioni o rivolte contro la Costituzione su cui hanno giurato. Si tratta di un caso senza precedenti in un’elezione presidenziale.
Secondo gli analisi della Cnn, dalle domande poste durante il dibattimento oggi in aula, i giudici della Corte Suprema appaiono orientati ad accogliere il ricorso di Donald Trump. Infatti non solo giudici conservatori, ma anche le liberal Sonia Sotomayor e Elena Kagan hanno espresso dubbi sul fatto che uno stato possa avere l’autorità di prendere una decisione del genere sulla base della sezione 3 del 14esimo emendamento.
Questo, continua la Cnn, può essere il segnale che tra i sommi giudici si stia costruendo il consenso attorno “una via di uscita” che permetterebbe loro di evitare di decidere se Trump sia o non sia un insurrezionalista, svincolandosi così da uno dei ricorsi più politici mai arrivati all’attenzione della Corte.
Il presidente della Corte Suprema, il giudice John Roberts, ha detto chiaramente che se si dovesse confermare la decisione del Colorado, allora altri stati potrebbe escludere altri candidati dalle loro schede. “Si arriverebbe ad avere una manciata di stati che decidono le elezioni presidenziali – ha affermato – e questa è una conseguenza abbastanza preoccupante”.
Quindi dalle domande poste durante la discussione, la maggioranza dei sommi giudici ha manifestato scetticismo sul fatto che un singolo stato abbia l’autorità di dichiarare ineleggibile un candidato. Il dubbio è stato espresso in modo chiaro da Elena Kagan, una delle tre giudici liberal della Corte che anche si era mostrata critica di fronte agli argomenti della difesa di Trump.