Meloni: “Gli agricoltori pongono questioni giuste. La politica europea va cambiata, si è sbagliato molto”

1 Feb 2024 17:29 - di Adriana De Conto

Una premier Meloni soddisfatta per l’obiettivo raggiunto sul voto unanime al pacchetto di aiuti all’Ucraina si presenta al punto stampa. Il vertice di Bruxelles che si presentava cruciale sotto diversi punti di vista non poteva concludersi meglio di così. E lo spiega: “Non era facile trovare una soluzione, noi siamo sempre stati convinti che una soluzione a 26 sarebbe stata un precedente pericoloso. Abbiamo lavorato molto per una soluzione a 27 e l’abbiamo portata a casa. Una volta tanto possiamo dirci soddisfatti per come sono andate le cose”. Così Giorgia Meloni esordisce commentando con i giornalisti l’esito del Consiglio europeo che ha visto -tra le altre cose-  l’approvazione del pacchetto di aiuti da 50 miliardi per l’Ucraina. Anche con il sì dell’Ungheria di Viktor Orban grazie a un lavoro diplomatico di cesello.

Meloni: “Con Orban ho lavorato per non dividere l’Europa in un momento come questo”

C’è tanta Italia dietro questo accordo a 27. Con Viktor Orban “ho lavorato cercando di arrivare a un punto che ci consentisse di non dividere l’Europa in un momento come questo”, spiega dando una ennesima lezione di diplomazia.  “In Europa – spiega Meloni- bisogna saper dialogare con tutti e quello che è accaduto nelle ultime ore dimostra quello che ho sempre sostenuto: non puoi pensare di risolvere i problemi parlando con due o tre persone ma devi tenere conto degli interessi di tutti. Non sbagliavo”.

“Si è sbagliato molto sulle politiche agricole. La politica europea va cambiata”

Tiene banco, ovviamente la protesta degli agricoltori. La sua risposta è netta e chiara:  “Sono leader politico di un partito che in Europa ha votato contro la gran parte delle questioni che giustamente oggi gli agricoltori pongono. Penso si sia sbagliato molto da questo punto di vista. Abbiamo detto che la transizione ecologica non doveva essere una transizione ideologica. E che non dovevamo scambiare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale. E oggi cominciamo a vedere i risultati”. La presidente del Consiglio risponde, dunque, con chiarezza: “la politica europea” in materia di agricoltura “va cambiata”. In Italia “abbiamo fatto del nostro meglio”, ha rivendicato Meloni: “Noi abbiamo fatto un lavoro sul mondo agricolo molto importante; portando da 5 a 8 miliardi le risorse del Pnrr destinate al settore agricolo”. E istituendo un fondo da 300 milioni di euro per combattere l’emergenza climatica.

Meloni: “C’è stato molto interesse a Bruxelles sul vertice Italia-Africa”

La premier ha voluto sottolineare come a margine del Consiglio europeo si è parlato parecchio del vertice Italia- Africa che si è da poco concluso. “E’ stata una cosa che ha interessato moltissimo- ha aggiunto Meloni- . E’ stata considerata da tutti una bella pagina di politica estera italiana ed europea. Tutti comprendono che l’Italia, in questo attivismo, comunque è l’interfaccia dell’Europa” con l’Africa. “E ci ringraziano per questo lavoro che stiamo facendo e che porteremo anche alla presidenza del G7”. Potremmo scommettere fin da ora sui titoli di alcuni quotidiani di domani tesi a sminuire la portata di questa giornata. Ma sono i fatti a parlare.

Migranti: 8 miliardi per gestire i flussi

Per cui, c’è un altro dato di cui i detrattori del governo dovranno prendere nota: sono le risorse stanziate dal Consiglio europeo per la gestione dei flussi migratori. Meloni parla di “8 miliardi destinati alla dimensione esterna che servono ad affrontare il tema della migrazione su un piano sicuramente securitario; ma anche su un piano di sviluppo, cioè garantire il diritto a non essere costretti a emigrare dalla propria terra”. E spiega ancora: “C’è una strategia dell’Europa che nell’ultimo anno è fortemente cambiata. Ed è cambiata grazie all’impulso italiano”.

 

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