L’ospedale Bambino Gesù trasloca al Forlanini, firmata la dichiarazione di intenti tra Vaticano e governo
Nuovi spazi per l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, un’eccellenza nel campo dell’assistenza sanitaria. Il segretario di Stato del Vaticano, Cardinale Pietro Parolin, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, hanno sottoscritto nella sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, una Dichiarazione di Intenti. La firma è avvenuta a latere del Convegno “Stato e Chiesa a 40 anni dalla firma del Concordato repubblicano”. Dedicato all’Accordo di modifica del Concordato, firmato nel febbraio 1984 dall’allora presidente del Consiglio Craxi e dal Segretario di Stato Cardinale Casaroli.
Bambino Gesù, dichiarazione di intenti Vaticano-governo
“Nella Dichiarazione – si legge in un comunicato congiunto – le parti concordano che le sue attuali strutture, e in particolare la sede storica di Sant’Onofrio, non consentono né ulteriori ampliamenti né miglioramenti dell’offerta sanitaria o delle attività di ricerca”. Per questo, il governo e la Santa Sede dichiarano di aver individuato nell’area dell’ex Ospedale Carlo Forlanini di Roma uno dei luoghi più idonei per la realizzazione della nuova sede”.
L’ospedale pediatrico sarà trasferito al Forlanini
La Dichiarazione delinea una serie di obiettivi che ciascuna parte si impegna a conseguire. Tra questi in primo luogo la “definizione della necessaria architettura normativa che favorisca l’attuazione degli interventi”. E la “piena” sostenibilità economica dell’operazione. In secondo luogo il testo specifica i passaggi principali dell’operazione. A cominciare dall’acquisito (il prezzo è ancora da stabilirsi) da parte del Vaticano del complesso del Forlanini di proprietà della Regione Lazio. Poi la concessione da parte della Santa Sede a Inail del diritto di superficie, per un periodo e un valore da concordarsi tra le parti. E ancora la realizzazione da parte di Inail del nuovo ospedale e l’affitto del nuovo plesso dell’Ospedale. Infine la stipula di un accordo tra Santa Sede e Italia per il trasferimento delle immunità alla nuova sede del Bambino Gesù.
Il confronto sul destino della sede storica di Sant’Onofrio
La Dichiarazione fa quindi riferimento all’avvio di un confronto tra le parti sulla destinazione della sede storica di Sant’Onofrio. Dialogo che tenga conto – chiarisce il comunicato – dell’attuale funzione socio-assistenziale del complesso, prevedendo anche il diritto di prelazione a favore dello Stato italiano”.
Mantovano: ci saranno spazi 4 volte superiori
Soddisfatto dell’accordo, frutto di un lungo lavoro, Mantovano ne sottolinea la filosofia. “La Dichiarazione è l’esito della volontà comune di dare spazi adeguati ai bambini con gravi patologie, ai famigliari, ai medici che pensano a curarli e all’attività di ricerca che con la cura vede nel Bambino Gesù una delle principali eccellenze al mondo”. Quando si dice che la Politica si deve occupare di questioni importanti e serie – aggiunge il sottosegretario alla presidenza del Consiglio – questa è una di quelle. “Si tratta del primo passo formale di un percorso che speriamo di concludere entro il 2030 nel rispetto dello spirito del Concordato. Ci saranno spazi che saranno 4 volte superiori agli attuali”.
La cerimonia della firma all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede
Alla cerimonia di firma della Dichiarazione d’intenti hanno preso parte anche il ministro della salute Orazio Schillaci, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il Commissario straordinario di Inail Fabrizio D’Ascenzo, l’amministratore delegato e direttore generale di Cassa Depositi e Prestiti Dario Scannapieco e il presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù Tiziano Onesti.