Lollobrigida: “Non mi dimetto. Non temo la sfiducia di persone già sfiduciate”. L’incontro con gli agricoltori
E’ stata un’accoglienza piuttosto calorosa quella degli agricoltori presenti al presidio di Via Nomentana, poco fuori Roma, al ministro Lollobrigida. Una serata all’insegna del dialogo quella di venerdì. Per il ministro dell’Agricoltura applausi – riferisce l’Adnkronos- l’invito a un brindisi e molte foto con alcuni dei 700 agricoltori presenti, giunti con circa 450 mezzi . Dalla folla anche l’invito ‘Difendici, siamo l’ultimo presidio dell’Italia’ , mentre i delegati abruzzesi hanno offerto al ministro alcuni arrosticini. “Vi ringrazio per quello che avete fatto negli anni in cui avete garantito la continuità di questo asset strategico”: ovvero l’agricoltura. Un comizio improvvisato quello di Lollobrigida al presidio ‘dei trattori’ sulla Nomentana.
Lollobrigida al presidio degli agricoltori sulla Nomentana
Lolllobrigida ha ricordato agli agricoltori la posizione in Europa tenuta dalla premier Giorgia Meloni ed è tornato ad attaccare le imposizioni agli operatori del settore; spiegando che “i nostri agricoltori sono i più rispettosi dell’ambiente”. “Io prima o poi me ne andrò ma voi rimarrete sempre” ha sottolineato Lollobrigida. “Farò il possibile, vi garantisco il mio impegno: sono sempre pronto al confronto e spero che in futuro non possiate dire che vi ho deluso” ha concluso ribadendo ai presenti “sono qui e resto a salutare chi voglia farlo”. “Vi garantisco l’impegno. Sarò sempre pronto a confrontarmi con persone a cui stringo la mano di persone che lavorano.”
Lollobrigida: “Commosso per gli apprezzamenti per il lavoro svolto dal governo in 16 mesi”
“Lavoratori per bene e pastori sardi, che mi hanno regalato il foulard del movimento. A tutti ho garantito l’impegno. Arrabbiati? No, esasperati» , racconta l’andamento del confronto con gli agricoltori al Corriere della Sera. Non è preoccupato? Tanti chiedono la sua testa, in Parlamento e fuori…«L’incontro con le cinque associazioni principali mi ha quasi imbarazzato e commosso per gli apprezzamenti sul lavoro di questi 16 mesi», risponde Lollobrigida a una maliziosa Monica Guerzoni. Che insiste. C’è la mozione di sfiducia nei sui confronti presentata da Matteo Renzi., E c’è l’ostilità di una delle anime degli agricolptori rappresentata da Danilo Calvani. Lollobrigida stronca entrambi: Non mi dimetto. Sul senatore di Iv assesta il colpo: «Temo molto la sfiducia del popolo, raramente la sfiducia di persone già sfiduciate».
“Dimissioni? Non temo la sfiducia di persona già sfiduciate”
Quanto a Calvani, l’ex leader dei Forconi, l’unico a cavalcare la protesta anti-governativa, risponde: «L’unica persona che non intendo incontrare è un signore che non so che mestiere faccia. Non ha alcun senso parlare con quei pochi che su questo movimento hanno tentato di mettere il cappello. Sfruttando gli agricoltori senza rappresentarli. Mentre ho visto e vedrò tutti gli altri, in buona fede e cercando di capire i loro problemi». Quindi spiega comne si è arrivati alla misura per un Irpef più equa:“Noi in legge di Bilancio abbiamo scelto di dare priorità a interventi che permettessero di sostenere le imprese agricole in difficoltà. I pochi soldi disponibili ci hanno imposto un ordine di priorità, a cominciare dal fondo emergenze di 300 milioni per le aziende colpite da criticità ambientali o fitopatie”; mentre “l’esenzione per tutti dell’Irpef non è equa perché avvantaggia chi fattura milioni. Giorgetti ha deciso di garantire gli agricoltori più in difficoltà, che secondo lui sono circa il 90% delle imprese”. Lo spiega smontando il presunto “attrito” tra FdI e Lega.