“Lo manda Elly”: poltrone lottizzate, i giovani Pd contro Schlein. “Così Meloni vincerà sempre…”

12 Feb 2024 8:35 - di Leo Malaspina

“Se poi uno si domanda a che punto è la notte e perché Giorgia Meloni è più forte di un anno e mezzo fa, ci sono storie, anche piccole, che valgono più di un commentoso saggio di politologia sulla crisi dei suoi sfidanti…”, è l’incipit di Alessandro De Angelis, giornalista esperto di “cose del Pd”, nonché vicedirettore dell’Huffinghton Post, che oggi sulla Stampa svela uno scenario inquietante: una lottizzazione di posti, nel Pd, perfino nella corsa alle poltrone dei giovani dirigenti, con la “longa manus” di Elly Schlein e la bacchettata di Massimo D’Alema, eminenza grigia della sinistra.

Le primarie negate ai giovani del Pd da Elly Schlein

Cosa sta accadendo nelle segrete stanze del Pd? Tra i giovani, secondo De Angelis, si starebbe consumando una rivolta contro la segretaria, e la fonte sarebbe nientepopodimeno che una vecchia cariatide della sinistra, Massimo D’Alema, che l’altro giorno si sarebbe rivolto così alle nuove generazioni. “Se fossi in voi mi incazzerei, io a 28 anni ero già in direzione nazionale, a voi non fanno fare neanche il congresso”. Cosa voleva dire il lìder Maximo?

Lo spiega bene La Stampa: “L’ultimo congresso delle giovanili del Pd si celebrò – udite, udite – ai tempi in cui era segretario Nicola Zingaretti, dopo il Covid. Fu una faida. Vi parteciparono tutti i big a sostegno dell’uno e dell’altro candidato e, alla fine, entrambi (Caterina Cerroni e Raffaele Marras) dichiararono di avere vinto. Mesi di conteggi, riconteggi, commissioni di garanzia, con annessi veleni sulla segreteria nazionale che avrebbe voluto l’uno a discapito dell’altra….”.

Ma anche dopo la lottizzazione prosegue, alla grande, con Enrico Letta che propone un ticket tra due vincitori mancati. Poi arriva la novità, Elly…

La svolta (si fa per dire) della democratica Schlein

Con Schlein tutti si attendono un cambio di metodo nella “poltronizzazione” del Pd, visto la giovane età della segretaria. “Dopo un anno è ancora tutto fermo. In mezzo, il suo responsabile dell’organizzazione, Igor Taruffi, suo braccio destro (e sinistro), in un sussulto di attivismo ha pure convocato i due candidati per un parere sul mitico regolamento lo scorso agosto….”. Secondo De Angelis, per evitare sorprese e decidere tra i due candidati alla guida dei giovani del Pd (Tommaso Sasso e Paolo Romano, vicino alla segretaria) si starebbe studiando un meccanismo per evitare le primarie: voto ponderato (delegati in base agli abitanti) per aiutare lo “schleiniano”.

“Il finale potrebbe essere strepitoso. Pare che anche questi ‘giovani vecchi’ stiano preparando un appello con centinaia di firme: o ci date le primarie o facciamo un Occupy Pd contro la Schlein. Neanche con la bacchetta magica Giorgia Meloni potrebbe scegliersi come avversari gente così. Così inadeguata da sembrare complice…”, conclude De Angelis.

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