Il Qatar: “Da Hamas apertura all’accordo sugli ostaggi”. Israele frena, gli Usa in pressing
Il Qatar ha ricevuto una “risposta positiva” da Hamas in merito alla proposta di un accordo con Israele che preveda il rilascio degli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani. “Abbiamo ricevuto una risposta da Hamas al quadro generale dell’accordo sugli ostaggi. La risposta contiene alcuni commenti, ma in generale è positiva”, ha detto Al Thani, nel corso di una conferenza stampa a Doha con il Segretario di Stato americano Antony Blinken. La risposta di Hamas, ha poi chiarito dicendosi “ottimista”, è stata consegnata a Israele. Anche Hamas ha confermato di avere un ”atteggiamento positivo” rispetto alla proposta di accordo elaborata da Qatar ed Egitto.
Da Hamas risposta positiva all’accordo con Israele sugli ostaggi
“Il movimento di Hamas – si legge in una nota del gruppo – ha recentemente consegnato la sua risposta sull’accordo quadro ai fratelli del Qatar e dell’Egitto, dopo aver completato le consultazioni con la leadership del movimento e con le fazioni della resistenza”. Nel documento si legge inoltre che Hamas chiede un ”cessate il fuoco globale e completo, la fine dell’aggressione contro il nostro popolo, la garanzia di soccorsi, riparo, ricostruzione, la fine dell’assedio della Striscia di Gaza e il completo scambio di prigionieri”.
Per i media israeliani Tel Aviv considera la risposta negativa: “Da Hamas condizioni impossibili”
Secondo “fonti politiche” israeliane citate dall’emittente Canale 12, però, Tel Aviv considererebbe “la risposta di Hamas negativa nella sostanza”. “Fonti autorevoli in Israele” citate poi da Ynet avrebbero detto che “Hamas ha detto sì al quadro dell’accordo, ma ha posto condizioni impossibili. Non cesseremo i combattimenti“.
Il pressing Usa: “C’è molto lavoro da fare, ma crediamo che un accordo sia possibile”
La proposta di accordo sugli ostaggi con Israele elaborata dal Qatar prevede un cessate il fuoco prolungato e la scarcerazione di detenuti palestinesi. La risposta di Hamas è allo studio anche degli Usa, come dichiarato da Blinken, che ha anticipato che ne discuterà mercoledì con i funzionari israeliani. “C’è ancora molto lavoro da fare, ma continuiamo a credere che un accordo sia possibile, e anzi essenziale”, ha detto Blinken.
Blinken: “L’Arabia Saudita interessata alla normalizzazione dei rapporti con Tel Aviv”
Blinken, inoltre, nel corso della conferenza stampa ha riferito dei suoi colloqui a Riad con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. L’Arabia Saudita, ha spiegato il segretario di Stato Usa, resta interessata alla normalizzazione dei rapporti con Israele, ma in cambio chiede la fine del conflitto nella Striscia di Gaza e un processo ”limitato nel tempo” che porti alla creazione di uno Stato palestinese. “Per quanto riguarda specificamente la normalizzazione, il principe ereditario ha ribadito il forte interesse dell’Arabia Saudita nel perseguirla”, ha detto Blinken ai giornalisti. Allo stesso tempo, però, ”ha anche chiarito ciò che mi aveva detto prima, e cioè che per fare ciò saranno necessarie due cose: la fine del conflitto a Gaza e un percorso chiaro, credibile e con scadenze precise per la creazione di un uno Stato palestinese”.