Il legame inscindibile tra tutela dell’ambiente e salute. Il Pnacc è la risposta alle nuove sfide climatiche
Il rapporto tra la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della salute umana è strettamente intrecciato. E questa correlazione è evidente attraverso numerosi casi emblematici. In Italia, la storia della gestione ambientale offre molteplici esempi di come le negligenze nell’ambito ambientale si riflettano negativamente sulla salute pubblica.
Ambiente e salute: un nesso inscindibile
Un caso noto è quello della “Terra dei Fuochi” in Campania, dove la gestione criminale dei rifiuti ha causato danni irreparabili all’ecosistema e alla salute dei residenti. L’incenerimento illegale di rifiuti tossici ha contaminato l’aria con diossina, un potente cancerogeno, mentre le discariche abusive hanno avvelenato il suolo, provocando gravi patologie nella popolazione locale. Anche la questione delle bonifiche dei siti inquinati rappresenta un altro aspetto critico. Prima dell’introduzione di leggi ambientali adeguate, molte aree industriali hanno contaminato il suolo e le falde acquifere con sostanze pericolose, mettendo a rischio la salute delle comunità circostanti.
La Terra dei Fuochi e la gestione criminale dei rifiuti
Nonostante gli sforzi per bonificare e mettere in sicurezza tali siti, molti restano ancora in attesa di interventi, lasciando esposti i residenti a gravi rischi per la salute. Una fattispecie particolarmente rilevante è quello dell’ex Ilva di Taranto, dove la mancanza di controlli ambientali ha causato danni significativi alla salute della popolazione locale. La sfida ora è bilanciare la necessità di preservare l’occupazione con la protezione della salute pubblica, garantendo una produzione industriale sostenibile.
Cambiamento climatico e l’inquinamento
Inoltre, fenomeni come il cambiamento climatico e l’inquinamento atmosferico rappresentano minacce sempre più gravi per la salute umana. Le ondate di calore estremo causate dal cambiamento climatico pongono rischi particolari per anziani, bambini e malati, mentre l’inquinamento atmosferico contribuisce a numerose malattie croniche. L’Italia, essendo parte dell’area mediterranea, è particolarmente vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico. L’aumento delle temperature e la diminuzione delle precipitazioni influenzano direttamente la salute della popolazione, con un aumento della mortalità durante le ondate di calore.
Il Pnacc è la prima risposta per i cittadini
Tuttavia, nonostante le sfide, vi sono anche segnali positivi. Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) rappresenta un’imponente iniziativa per affrontare questi problemi e proteggere la salute pubblica. Inoltre, il Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute fornisce un importante strumento per proteggere i cittadini dai rischi climatici. È necessario ricordare l’articolo 3 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 che tra le finalità recita testualmente: “la promozione dei livelli di qualità della vita umana, da realizzare attraverso la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni dell’ambiente e l’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali.”
Obiettivo finale: garantire la salute umana
In sostanza, il Testo unico ambientale ha un obiettivo finale molto chiaro: “garantire la salute dell’uomo” attraverso “la tutela dell’ecosistema e l’uso razionale delle risorse naturali. In definitiva, la tutela dell’ambiente è essenziale per garantire la salute delle generazioni presenti e future. Laddove non c’è stata tutela dell’ambiente, gli effetti negativi non hanno tardato a ripercuotersi sulla salute. Attraverso una legislazione ambientale robusta e azioni concrete, l’Italia può affrontare queste sfide e creare un ambiente più sicuro e salutare per tutti i suoi cittadini.