Trattori in piazza, bandiere di Coldiretti bruciate. Lolllobrigida: “Un errore, facciamo fronte comune”
La protesta dei trattori, che si allarga in tutta Italia sulla scìa di quella francese ed europea, fa segnare un episdio deprecabile: il rogo di bandiere delle Coldiretti, impegnata al fianco degli stessi agricoltori nelle battaglie contro i rincari del settore. Alcune bandiere dell’organizzazione sindacale di settore sono state bruciate nei pressi del presidio del parco commerciale a nord di Viterbo mentre una cinquantina di mezzi stavano sfilando a piazzale Gramsci passando per via della Palazzina.
La protesta del settore contro l’Europa e non contro il governo
Da domenica mattina è in corso un presidio a oltranza degli agricoltori con i loro mezzi agricoli nei pressi del casello autostradale di Orte (Viterbo), un presidio che si inserisce nel contesto delle proteste di agricoltori e allevatori che da settimane si susseguono in varie Regioni d’Italia e in diversi Paesi d’Europa contro le politiche agricole dell’Unione europea e la crisi in generale in cui versa il settore.
”Le proteste di questi giorni degli agricoltori in Italia non sono state, come in Germania e in Francia, contro il governo. Sono le preoccupazioni verso una politica europea a volte distante da famiglie e imprese”, fa notare il senatore Nicola Calandrini, presidente della 5a Commissione Bilancio. “Bene ha fatto da subito il governo Meloni a chiarire come le questioni ambientali siano fondamentali, ma vanno affrontate non in maniera ideologica, piuttosto gradualmente, tenendo conto delle ripercussioni economiche e sociali di certe misure”, aggiunge, anche in risposta ad alcune strumentalizzazioni della protesta da parte delle opposizioni.
Protesta dei trattori, l’invito all’unità del ministro Lollobrigida
Il gesto del rogo delle bandiere di Coldiretti è stato condannato dal ministro per la Sovranità Alimentare e le Politiche Agricole Francesco Lollobrigida, che spiega: “Rispetto ogni manifestazione democratica, in particolare quella di lavoratori che, nel tempo, hanno visto calare il proprio reddito per scelte che certamente non hanno né tutelato l’ambiente né valorizzato la sovranità alimentare del nostro continente. In Italia, sin dal suo insediamento il nostro Governo ha restituito centralità all’agricoltura e si è schierato nel contesto dell’Ue a difesa del comparto, senza paura di portare avanti battaglie giuste in difesa di agricoltura, allevamento e pesca. C’è bisogno di un fronte comune tra istituzioni e sistema produttivo italiano per valorizzare le nostre potenzialità e rafforzare l’Unione Europea, diversa da quella attuale, in linea con quanto intendevano coloro che la fondarono”. Lollobrigida giudica “sbagliato e ingiustificato ogni atto di violenza, compreso bruciare le bandiere delle associazioni agricole come accaduto oggi a Viterbo – aggiunge il ministro – . A Coldiretti si deve la battaglia contro il cibo sintetico che l’Italia sta guidando anche in Europa con risultati eccezionali”.
“Non ha alcun senso che il fronte degli agricoltori diventi quello di combattere altri agricoltori che si sentono rappresentati dalle associazioni. Ed è per questo che, consapevole della validità delle istanze promosse da questo mondo, esprimo la solidarietà alla Coldiretti, auspicando che nessun uomo e donna, nessun imprenditore agricolo svilisca il proprio impegno per difendere il lavoro, la terra, la produzione, con azioni che nulla hanno a che fare con i principi di rispetto, libertà e democrazia che mai devono mancare e dei quali, proprio gli agricoltori, sono il simbolo più rilevante”.