Tim, il governo autorizza la cessione della rete a Kkr: “Tutelato l’interesse nazionale”. E il titolo sale in borsa

17 Gen 2024 9:50 - di Angelica Orlandi
Tim governo

“Via libera con prescrizioni da parte del governo italiano alla vendita della rete Tim al fondo infrastrutturale statunitense Kkr. La nota di Palazzo Chigi dà conto della decisione. Il provvedimento di autorizzazione, con il quale il consiglio dei ministri ha esercitato i poteri speciali nella sola forma delle prescrizioni, ha fatto propri gli impegni presentati nel corso del procedimento. Si tratta di impegni ritenuti dal governo pienamente idonei a garantire la tutela degli interessi strategici connessi agli asset oggetto dell’operazione, spiega Tim.

Tim, ruolo centrale del governo nelle scelte strategiche

Il via libera “rappresenta un ulteriore e fondamentale step nell’operazione di acquisizione di NetCo (società che detiene sostanzialmente tutte le infrastrutture di rete fissa di Tim), a tutela dell’interesse nazionale; e a garanzia del controllo statale sugli asset strategici della rete primaria di telecomunicazione. Si prevede – spiega la nota di Palazzo Chigi- un ruolo del governo nella definizione delle scelte strategiche: vengono assicurati tutti i presidi essenziali e garantita la supervisione allo Stato di tutti gli aspetti inerenti la sicurezza, la difesa e la strategicità della rete e dei relativi asset”.

Tim, supervisione affidata allo Stato

“La delibera del Consiglio dei ministri -prosegue Palazzo Chigi- recepisce nelle prescrizioni gli impegni che le parti hanno assunto a cominciare dalla creazione dell’organizzazione di sicurezza; dalla nomina del preposto di cittadinanza italiana; dalla competenza esclusiva su tutte le questioni incidenti sugli asset strategici; dal mantenimento in Italia delle attività di ricerca e manutenzione, e dal monitoraggio. Si delinea quindi un quadro certo di supervisione strategica affidata allo Stato. Un passo avanti importante -conclude la nota di Palazzo Chigi- nella definizione complessiva dell’operazione, che procede secondo le tempistiche annunciate”. Non appena dato il via libera, Tim sale in borsa e arriva a guadagnare il 2,22% .  Il titolo che ha aperto a 0,28 è arrivato fino a un massimo di 0,29, non superando però il massimo di 0,30 toccato lo scorso 2 gennaio.

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