Stragi naziste, Meloni: aumentato il fondo per gli indennizzi ai parenti, nessun ostruzionismo da parte nostra
Un contenzioso in corso da tempo, quello che anima la controversia tra i familiari delle vittime dei crimini di guerra commessi dai nazisti in Italia e l’Avvocatura dello Stato, che oggi è approdato nell’Aula della Camera dove, nel corso del Question Time, Riccardo Magi di +Europa ha chiesto un intervento della premier affinché faccia pressioni sull’Avvocatura di Stato che sta respingendo molte richieste di indennizzo. E con argomenti che il deputato ha giudicato “discutibili”. La risposta del presidente del Consiglio non si è fatta attendere: ed è stata netta e chiara.
Stragi naziste, Meloni: «Indennizzi doverosi, nessun intervento dilatorio da parte del governo»
«Consideriamo doverosi gli indennizzi a favore delle vittime delle stragi naziste» e il Governo lo ha dimostrato con «l’avvenuto aumento nel 2023 del fondo che è stato istituito a questo scopo nel 2022. E quindi non può esserci un intento dilatorio o ostruzionistico, perché non avrebbe senso decidere di stanziare delle risorse e poi impedire che quelle risorse vengano spese», ha sostenuto in premessa il premier.
L’Avvocatura dello Stato deve fare le sue verifiche
«Questo non toglie – ha poi però anche aggiunto a stretto giro la Meloni – che l’Avvocatura dello Stato debba fare il suo lavoro». Che «consiste nel verificare che sussistano i presupposti per ottenere questo risarcimento: la ricostruzione del fatto storico all’origine del danno. Fino al rapporto di parentela che lega il richiedente alla vittima, visto che dato il tempo trascorso parliamo di discendenti».
Stragi naziste, Meloni: «È un lavoro necessario, non è disattenzione verso le vittime, ma rispetto della legge»
«La completezza del contraddittorio non è disattenzione verso le vittime, è rispetto della legge, rispettando la piena autonomia del giudice – ha quindi sottolineato il premier –. È un lavoro necessario, perché non dobbiamo dimenticare che le risorse che stiamo utilizzando sono comunque risorse dei cittadini, e quindi è nostra responsabilità gestirle nel modo più corretto possibile. Credo – ha concluso infine la Meloni – che sia soprattutto questo il lavoro che sta facendo l’Avvocatura generale dello Stato».