Saldi invernali al via: le 5 regole d’oro da tenere sempre a mente per evitare brutte sorprese

2 Gen 2024 11:50 - di Natalia Delfino
saldi

Inizia la Valle d’Aosta, mercoledì 3 gennaio. Poi, due giorni dopo, venerdì 5 gennaio, sarà la volta di tutte le altre Regioni. Riparte ufficialmente la stagione dei saldi, che durerà in media 60 giorni e coinvolgerà, secondo le stime di Confcommercio, 15,8 milioni di famiglie per una spesa a persona di 137 euro e a famiglia di 306 e un giro d’affari complessivo di 4,8 miliardi.

Confcommercio: “La propensione al consumo degli italiani tiene”

“Sono stime che evidenziano una tenuta della propensione al consumo degli italiani, dopo un anno complesso in cui la moda ha contribuito in maniera determinante alla discesa e al contenimento dell’inflazione”, ha detto il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, parlando dei saldi come di “un’eccezionale opportunità per i consumatori che potranno trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi molto convenienti”.

Cinque regole d’oro da tenere sempre a mente in tempo di saldi

Come sempre, però, per fare buoni affari bisogna arrivare preparati, consapevoli dei propri diritti (e dei loro limiti) e pronti a mantenere lucidità, senza farsi prendere troppo dall’entusiasmo. Cinque le regole fondamentali da tenere presenti, ricordate da Confcommercio e Federazione Moda Italia. Riguardano cambi, prova dei capi, pagamenti, prodotti in vendita e indicazioni del prezzo.

I cambi: come, perché, entro quali tempi

Per quanto attiene ai cambi le associazioni ricordano che si tratta di una possibilità generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, salvo che il prodotto non risulti danneggiato o non conforme e il compratore denunci la situazione entro due mesi dalla scoperta. In quel caso il venditore ha l’obbligo della riparazione o della sostituzione, così come previsto dal Codice del consumo. Nell’eventualità che le due opzioni non risultino praticabili è prevista la riduzione o la restituzione della somma spesa. Per gli acquisti online il consumatore ha sempre 14 giorni di tempo per ripensarci, anche in assenza di difetti, ma la norma non vale per i prodotti su misura o personalizzati.

La possibilità di provare i capi è a discrezione del commerciante

È a discrezione dell’esercente anche la possibilità di far provare o meno i capi, rispetto alla quale dunque non esiste un obbligo. Nessuna possibilità di scelta, invece, rispetto ai pagamenti con carte: il commerciante ha l’obbligo di accettarli.

La trasparenza sui prezzi e cosa rischia chi non si attiene alle regole

Obbligatorio anche indicare il normale prezzo di vendita, l’entità dello sconto e, generalmente, il prezzo finale. In particolare, secondo il Codice del consumo, in tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi: la norma ha lo scopo di evitare che gli sconti possano essere fittizi e il commerciante rischia sanzioni fino a 3.08 euro nel caso non la rispetti. Infine, per quanto riguarda i prodotti in vendita, i capi in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

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