Polonia, diventa un caso l’arresto dell’ex-ministro dell’Interno, Kaminski a cui Duda aveva concesso la grazia

10 Gen 2024 16:03 - di Redazione
POLONIA_PROTESTE_ARRESTO_Kaminski

Si è dichiarato “prigioniero politico” ed ha annunciato lo sciopero della fame l’ex-ministro dell’Interno polacco, Mariusz Kaminski, arrestato ieri, insieme al suo ex-sottosegretario, Maciej Wasik, entrambi del Pis, Kaminski, all’interno del palazzo presidenziale, a seguito di una condanna a due anni per abuso di potere in relazione azioni commesse nel 2007.

La vicenda ha acquistato ancora più rilevanza politica perché il presidente Andrzej Duda ha ricevuto pubblicamente i due politici condannati mentre la polizia si recava nelle loro abitazioni per arrestarli.

Le immagini di Kaminski e Wasik accanto a Duda durante un ricevimento nel palazzo della presidenza, sono state pubblicate su X dallo studio legale del capo di Stato, provocando immediate polemiche. Ed oggi Duda ha scritto su X che “non smetterò di lottare per uno stato polacco giusto ed equo e fino a quando Kaminiski e i suoi colleghi non saranno liberati. Non mi farò intimidire – ha aggiunto – agirò legalmente nel rispetto della Costituzione e della legge, come ho fatto in precedenza”.

La vicenda sottolinea le forti tensioni fra Duda, vicino all’ex-partito di governo populista conservatore del Pis, e il nuovo esecutivo dell’europeista liberale Donald Tusk. “Considero la condanna per lotta contro la corruzione come un atto di vendetta politica, dal mio primo giorno di incarceramento ho deciso di iniziare uno sciopero della fame”, ha scritto Kaminski al ministro della Giustizia, Adam Bodnar.

Nel 2015 Duda aveva graziato Kaminski e Wasik, esponenti del Pis, dopo che erano stati condannati a tre anni di carcere per abuso d’ufficio in relazione a fatti accaduti nel 2007.
Allora Kaminski guidava l’agenzia anticorruzione ed avrebbe deliberatamente orchestrato un caso per discreditare il ministro dell’Agricoltura, Andrzej Lepper.

Kaminski e Wasik avevano presentato appello, ma Duda li aveva preceduti concedendo la grazia.
Lo scorso giugno, la Corte Suprema polacca ha però annullato la grazia, dato che può essere concessa solo dopo una condanna definitiva.
Alla fine di dicembre, Kaminski e Wasik sono stati condannati a due anni di carcere. Ora l’arresto.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *