Pamela, la mamma pubblica su fb le foto dello scempio: “Confermate l’ergastolo a Oseghale”
Si avvicina l’udienza, fissata in Cassazione il 23 gennaio, per Innocent Oseghale, già condannato in via definitiva per aver ucciso e fatto a pezzi Pamela Mastropietro, la 18enne romana i cui resti furono ritrovati in due trolley nel gennaio di sei anni fa. Si attende ora la sentenza definitiva sulla sola aggravante della violenza sessuale, ‘dettaglio non da poco’ perché da questo dipenderà la conferma o meno dell’ergastolo.
Pamela, verso l’udienza definitiva per Oseghale
A pochi giorni dalla giornata decisiva il processo, la mamma di Pamela, Alessandra Verni fa un scelta forte, frutto del dolore immenso e della volontà disperata di giustizia. Posta su Fb le foto choc dei resti della figlia. Immagini che raccontano il macabro scempio sul corpo della ragazza. Depezzata, decapitata, asportata degli organi e alcune parti lavate con la candeggina. “Giustizia”, scrive la mamma di Pamela ricordando l’udienza del 23 gennaio, quando è stato anche organizzato un sit-in alle 9.30 a piazza Cavour davanti al Palazzaccio in attesa della sentenza.
La mamma Alessandra pubblica le foto dello scempio
Le immagini dei resti di Pamela e dell’autopsia non sono inedite. Furono già mostrate in aula, al processo di primo grado di Macerata, in un’udienza che si svolse a porte chiuse. La famiglia aveva deciso di mostrare a tutti l’orrore sul corpo di Pamela per fare capire che “quanto le è stato fatto è un unicum nella storia della criminologia mondiale degli ultimi 50 anni”. La stessa mamma, al processo dell’appello bis di Perugia sull’aggravante della violenza sessuale, indossò una maglietta con le immagini del modo in cui la 18enne era stata ridotta.
L’ultimo tassello: l’aggravante della violenza sessuale
“Come si fa a mettere in discussione la violenza sessuale, in un contesto demoniaco nel quale mia figlia è stata uccisa con due coltellate, disarticolata, scuoiata, scarnificata, decapitata, esanguata, asportata di tutti i suoi organi interni ed esterni (la pelle), amputata dei seni e dell’apparato genitale, lavato, quest’ultimo, con la candeggina, fin dentro la cervice uterina?”.