“Negro di m…” a Maignan: indagato e bandito a vita dagli stadi il tifoso razzista dell’Udinese

23 Gen 2024 10:06 - di Lucio Meo

Mano dura del governo sul razzismo negli stadi, annuncia oggi il ministro degli Interni Piantedosi alla Gazzetta dello Sport, ma intanto c’è un primo indagato per la vicenda dei cori razzisti contro Mike Maignan durante Udinese-Milan dello scorso sabato, cori che hanno spinto il portiere ad abbandonare il campo e l’arbitro a sospendere la partita. La polizia di Stato di Udine, nel corso delle indagini grazie al supporto dell’impianto di video-sorveglianza nello Stadio ha individuato un primo tifoso indiziato di avere proferito invettive a sfondo razzista: «Negro di m…» ripetuto per dodici volte lo pseudo tifoso, 46 anni, della provincia di Udine, già conosciuto alle forze dell’ordine. La Procura della Repubblica di Udine che sta coordinando le indagini. Contestualmente – precisa una nota – il questore di Udine ha emesso nei suoi confronti un Daspo per la durata di cinque anni ma quasi certamente il provvedimento sarà esteso a vita. 

La linea dura del governo sul razzismo negli stadi

“Esprimo un giudizio di assoluta condanna, quello che è successo è gravissimo, comportamenti vili che non solo offendono la dignità della vittima ma tradiscono lo spirito stesso del gioco del calcio e i valori che dovrebbe trasmettere”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport‘ commentando gli insulti razzisti contro il portiere del Milan Mike Maignan durante la partita con l’Udinese. ”Quanto accaduto deve farci riflettere sulla necessità di rendere ancora più efficaci le sanzioni per colpire i singoli responsabili di questi atti inaccettabili – ha detto il ministro dell’Interno – Vanno individuati strumenti che, oltre alla chiusura degli stadi e delle curve, rendano ancora più incisiva la risposta dello Stato verso gli autori di questi gravissimi gesti. Anche in considerazione del fatto che la decisione di sospendere una partita potrebbe scontare la difficoltà dei possibili riflessi sulla sicurezza e sull’ordine pubblico”.

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(Sod/Adnkronos)