Soumahoro si sente vittima degli italiani come Maignan: “Mi ulularono in Parlamento”. Ma non risulta
Aboubakar Soumahoro, il parlamentare paladino dei migranti, coinvolto indirettamente con la sua famiglia nello scandalo delle coop che gestiscono i migranti stessi e mollato perfino dalla sinistra che lo aveva fatto eleggere in Parlamento, si sente vittima del razzismo come il portiere del Milan Mike Maignan. In un post su Fb, pubblica la foto del calciatore di colore preso di mira dai tifosi dell’Udinese, per parlare di se stessi come vittima di ululati e appellativi animaleschi perfino in Parlamento, cosa che non risulta agli atti.
Soumahoro: “Io come Maignan, vittima di ululati in Parlamento”
“Nello stadio hanno fatto rumore di scimmie. Non è la prima volta che mi succede, ha detto Mike Maignan, vittima di insulti razzisti durante la partita Udinese-Milan. A questo riguardo, vorrei esprimere tutta la mia solidarietà a Maignan perché so quanto male fanno gli ululati ed essere paragonati alle scimmie, visto che l’ho vissuto anch’io in Parlamento. Giustificare o banalizzare atteggiamenti razzisti è un modo subdolo e pericoloso di sdoganare il razzismo. L’attuale contesto sociopolitico e culturale, di riduzionismo e revisionismo storico, sembra voler normalizzare il razzismo. Per questo, le forze politiche che fondano la loro fortuna elettorale sull’odio del nero o del diverso devono essere stigmatizzate perché minano l’unità e la coesione del nostro Paese. Il razzismo, che è la madre del nazismo e del fascismo, deve essere combattuto in ogni sua espressione ed in ogni luogo succeda. Per questo, presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro dello Sport su quanto denunciato da Magnan”, scrive Soumahoro, che la getta in politica e sul fascismo, come sempre in questi casi.
Il “giallo” di quella seduta del 28 giugno
Il suo riferimento, forse, è a una seduta del 28 giugno scorso durante la quale fu fatto oggetto di contestazioni, ma nessuno, tantomeno chi presiedeva la seduta (un grillino) sentì ululati. Come fa notare Libero questa mattina, “di ululati contro Soumahoro non c’è traccia nemmeno nel resoconto stenografico della Camera, c’è scritto solo commenti“. Lo stesso vicepresidente grillino della Camera, Sergio Costa, che quel giorno presiedeva la seduta, dichiarò: “Io ieri ho percepito delle intemperanze ma ‘ululato’ è una parola grossa. Non si è trattato di una cosa da stadio, io questo non l’ho percepito. Neanche lontanamente si deve pensare che qualcuno possa pensare al razzismo in Aula”.