Migranti, Piantedosi fa il punto: “900 irregolari respinti dalla rotta balcanica, 44 segnalati per terrorismo”

16 Gen 2024 15:20 - di Gabriele Alberti
migranti Piantedosi

Il metodo italiano sta funzionando. In Italia dal 21 ottobre, giorno in cui è stata attuata la procedura di ripristino dei controlli ai confini, sono state controllate 160 mila persone e 96 mila veicoli. Sono stati rintracciati 1.600 stranieri irregolari e 900 sono stati respinti. Delle persone fermate al confine, 76 sono state arrestate, di queste 52 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono i numeri comunicati a Pinguente (Buzet), nell’Istria croata, dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Che si è recato a Buzet in Croazia dove si è tenuta la riunione ministeriale trilaterale con il vicepremier e ministro dell’Interno croato Davor Bozinovic; il ministro dell’Interno sloveno Boštjan Poklukar.

Migranti, Piantedosi: “Rotta balcanica percorso attrattivo”

“Il formato trilaterale – ha dichiarato il ministro Piantedosi – è una iniziativa innovativa e costituisce un ‘modello’ di dialogo operativo e strategico. Che continua a funzionare e può essere di impulso per una più efficace collaborazione anche con altri Paesi dell’Area. Nell’incontro di oggi, martedì,  ci siamo confrontati e aggiornati sulla situazione dei flussi lungo la rotta balcanica. È emerso che la rotta in questione, resta un percorso attrattivo, oltre che per i migranti, anche per le persone pericolose per la sicurezza nazionale: che possono infiltrarsi in corridoi criminali già utilizzati per altre attività illecite”.

Migranti, Piantedosi: “La stretta sui controlli sta funzionando”

“Sul confine Italo-sloveno – continua Piantedosi – sono stati rintracciati in ingresso oltre 1600 stranieri irregolari (su 160.000 persone controllate): di questi oltre 900 sono stati respinti. Sempre grazie ai controlli alla frontiera sono state arrestate 76 persone: delle quali 52 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Inoltre nell’ottica della prevenzione del terrorismo, di tutte le persone controllate, 44 sono risultate già segnalate nelle banche dati del Sis (Sistema informativo Schengen) e sono oggetto di vigilanza”. La stretta sui controlli ha dato ottimi risultati, ma – aggiunto il ministro- “resto convinto dell’importanza della libera circolazione delle persone. Proprio per questo continueremo a lavorare per soluzioni che consentano il ripristino della libera circolazione. Ma visto il delicato contesto internazionale dobbiamo porre in essere misure compensative adeguate per garantire la sicurezza, e per contrastare, attraverso controlli coordinati e strutturati, le reti criminali sulla rotta balcanica”. ‎

“Italia, Slovenia e Croazia unico fronte contro traffici illegali”

Secondo il ministro, la collaborazione operativa tra Italia, Slovenia e Croazia è “un esercizio che può essere consolidato anche rispetto a temi, scenari e rapporti con altri Paesi. Ci riteniamo facenti parte di un’area geografica accomunata da una filiera unica di problemi in materia di sicurezza dei cittadini e controlli dei confini. Nessuno di noi immagina che i problemi di un Paese possano essere risolti limitandoli al Paese vicino”, ha proseguito Piantedosi. “Siamo consapevoli che i grandi problemi di sicurezza dei cittadini e i grandi traffici illegali possano essere meglio affrontati con azioni di contrasto su un unico fronte condiviso”.

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