Leggere il buon Nietzsche per capire gli hater e il loro moralismo social da quattro soldi

16 Gen 2024 8:22 - di Annalisa Terranova
Nietzsche

Si parlerà ancora del caso della signora Giovanna Pedretti e della sua drammatica fine ma dubitiamo che ciò potrà concorrere a mutare le sorti dello sfogatoio social. Dove imperversano narcisismo e haterismo, laddove con quest’ultimo termine si intende la tendenza ad abbassare tutto al proprio punto di vista pretendendo di puntare l’indice contro tutti e tutto. I cosiddetti influencer sono coloro che pretendono di guidare tale massa di istinti a colpi di like salvo poi restare a loro volta incastrati nei moralismi da loro stessi creati per fregiarsi di un’aureola posticcia.

Nietzsche-Zarathustra e la profezia sull’ultimo uomo

Bisogna leggere Nietzsche e la sua profezia sull’ultimo uomo, l’uomo del risentimento, per capire gli haters e il modo e in cui essi costruiscono le loro gogne giornaliere a comando dell’influencer di turno. Il filosofo ne fa una questione di piccolezza. Quando sulla terra saltella l’ultimo uomo – scrive in Così parlò Zarathustra – tutto “rimpicciolisce”. “La sua genia è indistruttibile – prosegue – come la pulce di terra, l’ultimo uomo campa più a lungo di tutti”. “Una vogliuzza per il giorno e una vogliuzza per la notte: salva restando la salute”. “Noi abbiamo inventato la felicità”, dicono gli ultimi uomini, e ammiccano. “Chi vuol ancora governare, chi obbedire ? Ambedue le cose sono troppo fastidiose. Nessun pastore e un sol gregge! Tutti vogliono le stesse cose, tutti sono eguali: chi sente diversamente va da sé al manicomio”. Alla folla che ascolta Zarathustra questo ultimo uomo piace moltissimo. Lo invocano. Lo desiderano.

Sui social i moralismi nascono e si distruggono in 24 ore

Sui social, in un altalenante gioco delle parti, l’uomo (o la donna) del risentimento si esprime al meglio. O scatenando la gogna o accodandosi ad essa per sentirsi “purificato”. Le morali che si incontrano sui social sono passeggere e evanescenti. Ciò che era buono ieri diviene cattivo oggi. Il relativismo assoluto. Dove l’hater-ultimo uomo sguazza. Ma chi sono davvero gli odiatori? Avverte ancora Nietzsche, “chi disprezza se stesso, continua pur sempre ad apprezzarsi come disprezzatore”. Riflessioni inattuali eppure utilissime a comprendere l’oggi. Senza dimenticare un’ultima lezione sulla morale da quattro soldi di certi influencer: “C’è una tracotanza nella bontà che si presenta come malvagità”.

 

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