“Infame”, gli insulti, poi i cassonetti in fiamme: don Coluccia vittima di un ultimo attacco a Tor Bella Monaca

4 Gen 2024 16:16 - di Greta Paolucci
don Coluccia

Lo aspettavano lì, dove lo hanno trovato e dove si mostra sempre in prima linea, don Coluccia. E lì lo hanno trovato, mentre era impegnato in una delle sue azioni pastorali a contrasto della criminalità organizzata, con i ragazzi e con gli scout, in Via dell’Archeologia, davanti al piccolo presepe allestito insieme all’Associazione Tor Più Bella. E allora, prima gli insulti, scagliati all’indirizzo del sacerdote noto per la sua azione anti spaccio nel quartiere di Tor Bella Monaca, al grido di «Infame, infame». Poi, l’incendio appiccato ai cassonetti. Le fiamme che divampano e richiedono l’intervento dei vigili del fuoco. La paura che prende corpo per la minaccia che, dopo l’attacco verbale, diventa oltraggio fisico, concreto.

Roma, don Coluccia di nuovo sotto attacco: insulti e cassonetti dati alle fiamme a Tor Bella Monaca

Lo aspettavano lì, don Coluccia: pronti ad attaccarlo con insulti e intimidazioni. Le ultime indirizzate contro il prete in prima linea contro spaccio e criminalità nel quartiere di Tor Bella Monaca, una periferia difficile dove il sacerdote opera quotidianamente, portando il suo esempio di coraggio e determinazione in un contesto critico. Pericoloso. Duro. Contro l’illegalità, il degrado e i trafficanti di droga. Nemici dell’ordine costituito e del sacerdote in trincea nella periferia cittadina, che sono tornati ad attaccare ancora una volta dopo il tentativo di investimento, messo in atto ad agosto – sempre nel quartiere – durante una marcia per la legalità.

Il secondo attacco dopo il tentativo d’investimento dell’estate scorsa

E allora, come già in quella drammatica circostanza d’estate, ancora una volta oggi, a ridosso dell’ultimo attacco sferrato contro don Coluccia, immediata è scattata la solidarietà espressa al parroco dal Presidente del Municipio VI delle Torri, Nicola Franco: «Non saranno queste intimidazioni a fermare l’opera di don Coluccia – ha detto il minisindaco della giunta municipale di centrodestra – né riusciranno a fermare la volontà di questa Amministrazione di mettere in campo qualsiasi strumento per fermare i 14 clan mafiosi che lavorano sul territorio. Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza a don Coluccia. E continueremo a lottare per riportare la legalità a Tor Bella Monaca e in tutto il Municipio VI delle Torri». Dove, ne siamo certi, troveremo sempre don Coluccia in trincea.

 

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