Don Coluccia: «Ho avuto paura, pensavano di togliermi per sempre dalla faccia della terra»
«Ho avuto paura perché mi sono visto questo scooterone vicino a me. E quando ha accelerato ho pensato che mi avrebbe colpito. Poi l’operatore della scorta mi ha spostato e salvato». Lo ha raccontato al Tg1 Don Antonio Coluccia, uscendo dalla Questura di Roma. I momenti dell’attentato sono ben impressi nella sua mente.
Don Coluccia: «Continuerò più forte di prima»
«Di solito gli spacciatori girano in scooter e monopattino per fare i controlli. E certamente non indossano il casco. Questo invece lo aveva», ha sottolineato il prete antispaccio. «Avevamo già dato fastidio quando è stata organizzata la fiaccolata della legalità», ha ricordato. «Quando arrivano le autorità e le regole a quelli che hanno gli strumenti per cambiare il territorio non piace. Forse pensavano di togliermi definitivamente dalla faccia di questa terra. Ma mi dispiace – ha aggiunto – io continuerò ancora più forte di prima. Ritornerò in strada perché ci sono tanti cittadini che hanno bisogno di queste presenze nei territori».
Il tweet di Crosetto a don Coluccia e don Patriciello
«Cari don Coluccia di Tor bella Monaca e don Patriciello di Caivano, so quanto siete coraggiosi nel vostro quotidiano contrasto alla criminalità organizzata». È quanto ha scritto in un tweet il ministro della Difesa, Guido Crosetto. «Vivete entrambi sotto scorta ma lo Stato c’è e sta dalla vostra parte. Spero di potervi abbracciare presto».
Lollobrigida: dal prete antispaccio coraggio e determinazione
«A don Antonio Coluccia e agli uomini della sua scorta, giunga la mia più completa vicinanza e solidarietà per quanto accaduto ieri sera a Tor Bella Monaca». L’ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. «Siamo e rimaniamo convintamente al suo fianco nell’opera meritoria, da lui portata avanti sempre con coraggio e determinazione nelle periferie di Roma, contro illegalità, degrado e spacciatori. Certi che non si lascerà mai intimidire da simili brutali aggressioni».