Foti: “Dal governo efficienza e determinazione. Speso oltre il 99 per cento dei fondi disponibili”

14 Gen 2024 12:31 - di Carlo Marini
Foti

«Efficienza e determinazione. Sono questi i due capisaldi che hanno caratterizzato il governo Meloni in questo primo anno di attività. Come riportato oggi in un articolo de Il Sole 24 Ore, le risorse messe a disposizione sono state 102,58 miliardi su 103,52, ovvero oltre il 99% di quelle previste per gli esercizi finanziari del biennio 2022-2023. Questa cifra sale a oltre 110 miliardi grazie agli 8,17 miliardi liberati dal governo». Lo dice Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, citando appunto i numeri del quotidiano economico.

Foti: “Le risorse sono state usate al meglio nell’interesse dell’Italia”

«È l’ennesima conferma del lavoro incessante che Giorgia Meloni sta portando avanti per il bene dell’Italia. Con Fratelli d’Italia finiscono sprechi, mancette e sperpero di denaro pubblico. Termina, insomma, quella stagione tanto cara alla sinistra in cui non venivano utilizzati i fondi finanziari a disposizione, o venivano usati malamente per favorire gli amici degli amici, in sfregio ai cittadini italiani», prosegue Foti. «Siamo orgogliosi di un governo che ha come unico obiettivo l’interesse del popolo italiano e che, con prudenza, buon senso ed equilibrio, sta spendendo con la massima efficienza tutte le risorse disponibili. Se anche i precedenti governi avessero fatto allo stesso modo, la nostra Nazione sarebbe stata più forte e più salda economicamente», conclude.

Ex Ilva: governo al lavoro per un divorzio consensuale con Arcelor Mittal

Governo al lavoro in queste ore anche su un tema cruciale come la ex Ilva. Quella che parte domani potrebbe rivelarsi una settimana decisiva per le sorti dell’ex Ilva e dei suoi stabilimenti, primo tra tutti quello di Taranto. Secondo quanto emerso dall’incontro di giovedì scorso tra governo e sindacati, si sta lavorando a un «divorzio consensuale» tra Invitalia (socio pubblico che fa capo al Mef) e il gruppo Arcelor Mittal e i legali delle parti tratteranno fino a mercoledì 17, quando per giovedì 18 è attesa una nuova convocazione dei sindacati a Palazzo Chigi. E proprio per trovare un accordo consensuale, secondo il quotidiano la Repubblica, Invitalia potrebbe comprare per 400 milioni di euro la quota di Mittal in Acciaierie d’Italia, che sarà pari al 40% dopo la conversione in capitale dei 680 milioni che lo Stato ha versato a inizio 2023.

Il gruppo franco-indiano, secondo il quotidiano, potrebbe anche accettare una cifra leggermente più bassa per uscire dalla partita. Sempre secondo Repubblica, la base di riferimento sarebbe la valutazione della società fatta da Enrico Laghi e verificata da Kpmg alla fine del 2020, in occasione dell’ingresso di Invitalia. Allora il valore delle azioni era di 1,050 miliardi.

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