Schillaci: “Per la Sanità pronte risorse mai viste. Nel 2024 stipendi più alti e nuove assunzioni”

14 Gen 2024 9:42 - di Luisa Perri
Schillaci

La Sanità italiana sta cambiando passo e registro: lo dice il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in una intervista al Messaggero. Il sistema sanitario italiano «è in fase di cura ricostituente. Ho trovato un sistema ingolfato dopo anni di tagli e disorganizzazione – spiega il ministro – Non siamo rimasti a guardare. La salute è tornata al centro dell’agenda di governo: abbiamo aumentato le risorse, come mai avvenuto in passato, con oltre 11 miliardi nel triennio per il Fondo sanitario nazionale. In questo modo potremo aumentare gli stipendi del personale e ridurre le liste d’attesa».

Schillaci: “Sul Covid situazione sotto controllo, 11 miliardi per assunzioni e aumenti”

Rispetto all’andamento delle infezioni Covid 19, spiega: «La situazione è assolutamente sotto controllo. Monitoriamo costantemente l’andamento del virus». Quindi: «I dati dell’ultimo bollettino settimanale indicano un calo dei contagi, dei decessi e dei ricoveri ospedalieri. Come per l’influenza, è disponibile il vaccino: abbiamo anticipato la distribuzione alla fine di settembre ed è stato consegnato alle Regioni, anche quello proteico». Schillaci indica poi gli obiettivi da raggiungere entro la fine dell’anno: «C’è più di un obiettivo: aumento dell’indennità di specificità medica e sanitaria; eliminare i tetti spesa per le assunzioni di personale; utilizzare di più gli specializzandi nei reparti dove c’è maggiore bisogno. Sono tutte misure che si aggiungono a quelle già adottate in questo primo annoe che puntano a rendere più attrattivo il lavoro nel servizio sanitario pubblico, sopperire alla carenza di personale e ridurre le liste di attesa».

Scudo penale per i medici: escluso il dolo, i tempi sono maturi

E ancora sullo scudo penale per i medici. «Credo che siano maturi i tempi per intraprendere la via della depenalizzazione dell’atto medico, a esclusione del dolo, mantenendo la responsabilità civile». Il responsabile della Sanità cita un dato oggettivo. «Ricordo che la maggior parte delle cause si risolve nell’assoluzione. È un tema di cui, come governo, ci stiamo occupando e verso cui anche il Parlamento ha mostrato sensibilità con la mozione di maggioranza approvata alla Camera».

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