Fine vita, parla la consigliera Pd il cui voto è stato decisivo: “Sono cattolica, se sono sgradita me ne vado”

17 Gen 2024 17:43 - di Redazione
Bigon

Ha suscitato non poche polemiche, nel Pd, la scelta della consigliera regionale del Veneto Anna Maria Bigon, il cui voto di astensione è stato decisivo per bocciare la legge sul fine vita. Un epilogo che ai dem non è piaciuto affatto, al punto che la consigliera Bigon non è in grado di dire, in una intervista a Repubblica, se resterà nel partito o se se ne andrà dopo il suo “strappo”.

“Credo che il Pd abbia una ricchezza importante – afferma Bigon, cresciuta in una famiglia cattolica – che è quella di rappresentare diverse sensibilità. Non è mistero la mia posizione in merito al fine vita. Da tempo dico che su questo tema avrei espresso un voto di coscienza, come previsto dallo statuto del partito”.

“Ho condiviso tutto il mio percorso – chiarisce – con Graziano Delrio, l’ho sentito anche ieri durante il consiglio. Era un voto di coscienza e io penso che non dobbiamo ingannare nessuno”. Le hanno telefonato dalla segreteria dem, in ogni caso, per sapere com’è andata e, presumibilmente, per rappresentarle che il suo è diventato un caso politico.

“Io rappresento una parte del partito – afferma Bigon – Se la parte maggioritaria del Pd crede che ciò che ho fatto non sia stato corretto me ne assumerò tutta la responsabilità. Ho sempre lavorato per i diritti civili. Se invece di prendere come obiettivo la debolezza della Lega in questo momento preferiscono colpire me, allora ne prendo atto e vedremo cosa succederà”.

 

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