Veneto, stop alla legge sul suicidio assistito. Fratelli d’Italia: vince la cultura della vita
Stop alla legge sul fine vita. Non è passata nel Consiglio regionale del Veneto la legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito, proposta dall’associazione Coscioni. La norma non ha passato i primi due dei 5 articoli complessivi, che richiedevano il sì della maggioranza assoluta. Il secondo, in particolare, è un articolo ‘fondamentale’ della legge, per cui il presidente Roberto Ciambebetti ha proposto il rinvio in commissione, che è stata poi approvato dall’assemblea.
Veneto, stop del Consiglio regionale alla legge sul fine vita
Il consiglio regionale, dopo che la mancata approvazione dell’articolo 2 ‘Assistenza sanitaria in ogni fase del percorso di suicidio medicalmente assistito su richiesta della persona malata’ lo ha reso obbligatorio, ha votato il rinvio in commissione, con 38 voti favorevoli e 13 assenti. La proposta normativa, se non verrà affrontata in questi mesi, rimarrà incardinata all’ordine del giorno della prossima legislatura.
FdI: vince la cultura della vita
“Sono sollevata e fiera che la cultura della vita abbia prevalso sulla cultura dello scarto. Fratelli d’Italia ha votato compatta contro la pdl di iniziativa popolare sul suicidio assistito elaborata dall’associazione Coscioni”, è il commento di Maddalena Morgane, responsabile del Dipartimento Famiglia di FdI. “Il mio grazie va all’assessore Donazzan e a tutti i consiglieri di Fdi che si sono spesi moltissimo per sostenere questa battaglia di civiltà. Ora auspico che anche nelle altre regioni in cui questa pdl è stata presentata, possano votare allo stesso modo”.
La soddisfazione di Pro Vita: ora più cure palliative
Positivo il commento di Pro Vita. “Esprimiamo soddisfazione per lo stop al progetto di legge sul “suicidio assistito” nella Regione Veneto, a seguito della bocciatura dei primi due articoli che obbligavano tutte le strutture sanitarie regionali ad assecondare le intenzioni suicidarie dei cittadini”. Così Jacopo Coghe, portavoce dell’associazione .”È molto positivo che nel centrodestra sia emersa una maggioranza contraria alla deriva eutanasica promossa dai radicali e dalla sinistra estrema”, continua. “Anche se resta grave il sostegno politico del Presidente Zaia e di altri consiglieri della Lega, di cui ci ricorderemo alle prossime elezioni. Auspichiamo che questo stop sia definitivo. E che la Regione Veneto lavori per moltiplicare l’accesso dei cittadini che ne hanno diritto alle cure palliative. Per vivere degnamente anche in situazioni di grande sofferenza”.