Ex Ilva, il governo incontra i sindacati: “Lavoro serrato per garantire la continuità produttiva”
Incontro a Palazzo Chigi tra il governo e le organizzazioni sindacali sull’ex Ilva di Taranto. Nel corso del tavolo l’esecutivo ha informato i sindacati in merito all’esito della trattativa di lunedì scorso 8 gennaio con il socio di maggioranza ArcelorMittal. La delegazione governativa, ha fatto sapere una nota di Palazzo Chigi, “ha riferito che si sta lavorando in modo serrato per definire il confronto con ArcelorMittal e procedere alacremente per individuare il percorso sul futuro dello stabilimento all’interno di un quadro chiaro e definito che ha come primo obiettivo la continuità produttiva dell’azienda”.
L’incontro tra governo e sindacati sull’ex Ilva
I sindacati sono nuovamente convocati giovedì prossimo 18 gennaio “per illustrare l’esito delle trattative di queste ore”. “Il governo, inoltre – ha comunicato ancora la presidenza del Consiglio – ha sottolineato che il metodo che si vuole continuare a portare avanti è quello di un ascolto reale e che saranno ricevute tutte le parti sociali e produttive”. “È stata infine data massima disponibilità, una volta chiuso il confronto con ArcelorMittal, a far partire presso il ministero del Lavoro un tavolo per approfondire tutti gli aspetti legati all’occupazione e alla sicurezza sul lavoro”, è la conclusione della nota.
Le indiscrezioni sulla ricerca di un “divorzio consensuale”
All’incontro hanno partecipato i leader dei sindacati Fim, Fiom, Uilm, Uglm e Usb. Per l’esecutivo, oltre al sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano, erano presenti i ministri delle Imprese Adolfo Urso, del Lavoro Marina Calderone, per gli Affari europei Raffele Fitto, e dell’Economia Giancarlo Giorgetti in collegamento. Secondo alcune indiscrezioni trapelate dal tavolo, il governo avrebbe confermato ai sindacati che non ci sarà nessun passo indietro su Mittal, che è comunque fuori, e che il tempo da qui a mercoledì sarà dedicato alla definizione del “divorzio”, che l’esecutivo si augura possa essere “consensuale”.
L’impegno del governo per il rilancio del sito e la salvaguardia dell’occupazione
“L’Ilva di Taranto, il più grande polo siderurgico d’Europa, può essere il più grande e più avanzato polo siderurgico green d’Europa, per delineare poi un piano siderurgico che abbia in Italia quattro poli: il polo di Taranto, il polo di Piombino, il polo di Terni e il polo delle grandi acciaierie green del Nord Italia”, ha spiegato Urso, prima dell’incontro con i sindacati, intervenendo a margine degli Stati generali dell’Ordine dei consulenti del lavoro. “Il governo ha assicurato in maniera coesa e determinata il massimo impegno per dare una svolta all’azienda che gestisce il significativo polo siderurgico dell’ex Ilva a Taranto”, ha proseguito Urso, che oggi sul dossier ha tenuto anche un’informativa parlamentare. È stata poi Calderone a chiarire che “per l’Ilva le ricadute occupazionali e tutte le azioni che dovremmo fare a salvaguardia del bacino occupazionale sono delle priorità. Stiamo valutando quelle che sono le azioni per tutelare i lavoratori”.