Emanuela Orlandi, il fratello Pietro al Pontefice: alzi la voce, in Vaticano non si muove nulla

10 Gen 2024 18:24 - di Redazione

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la cittadina vaticana sparita nel nulla il 22 giugno 1983, lancia, su Radio Cusano Campus, l’ennesimo “appello a Papa Francesco perché lui sicuramente sa cosa è successo a mia sorella, come lo sapevano Giovanni Paolo II e Benedetto XVI“.
L’appello di Pietro Orlandi, intervistato dal programma ‘La Storia Oscura‘, arriva a tre giorni dalla manifestazione che si terrà sabato 13 gennaio in piazza Cavour a Roma.

”Bergoglio sa cosa è accaduto altrimenti non mi avrebbe detto ‘Emanuela sta in cielo, Emanuela è morta’. Da quel momento il muro si è alzato più di prima – dice Pietro Orlandi. – Poi un paio di anni fa Papa Francesco decise di chiedere alla Procura vaticana di aprire finalmente un’inchiesta, invitando il procuratore Alessandro Diddi a indagare a 360 gradi, senza fare sconti a nessuno. Invece, non si è mosso nulla quindi se ci tiene veramente, il Pontefice alzi la voce perché il Vaticano non sta facendo quello che Papa Francesco ha chiesto. In realtà adesso secondo me la Procura vaticana sta indagando solo per trovare una verità di comodo”.

“Ancora una volta, come ogni anno, sarà presente tanta gente comune. Persone che continuano a stupirmi, soprattutto quelle che verranno da fuori Roma. Proprio oggi mi hanno scritto alcuni che verranno dalla Liguria. La solidarietà delle persone per tutti noi è stata ed è fondamentale: ci ha dato la forza di andare avanti – ha continuato il fratello di Emanuela Orlandi. – A volte certe persone sono commoventi, come quel ragazzo che parte ogni anno dalla Germania per venire alle mie manifestazioni. Quest’anno non potendo organizzarla in largo Giovanni XXIII in zona San Pietro perché stanno facendo dei lavori in vista del Giubileo, abbiamo optato per piazza Cavour dove c’è il palazzo di Giustizia. Quindi anche per questo un luogo simbolico”.

“‘Giustizia‘, una parola che da 40 anni è assente in Italia e in Vaticano in merito al rapimento di mia sorella – ha sottolineato Pietro Orlandi. – La manifestazione di sabato ovviamente servirà a spingere, per accelerare i tempi per la formazione della Commissione parlamentare d’inchiesta visto che purtroppo ancora non si è mosso praticamente nulla. L’unica cosa positiva da quanto ho saputo è che il presidente della Camera Fontana ha inviato delle lettere ai capigruppo sollecitandoli ad accelerare i tempi, a inviare i nomi di chi dovrà far parte della stessa Commissione. In tal senso, so che qualche partito lo ha già fatto prima di Natale. Adesso mi auguro che faccia altrettanto il presidente del Senato La Russa e che i partiti rispondano rapidamente senza fare ostruzionismo”.

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