Conte ridicolizza il Pd, Schlein perde la calma: “Basta attacchi e bugie, così aiuta la destra”

31 Gen 2024 18:47 - di Lucio Meo

“Ma perché Elly non gli risponde?”. La mattinata in Parlamento, nei gruppi del Pd, dopo l’ennesima intemerata di Giuseppe Conte nei confronti del Pd, è trascorsa in un clima di forte tensione e con la segretaria in modalità “zen”. Inizialmente Elly non sembrava per nulla intenzionata a rispondere alle critiche del leader del M5S arrivate ieri nel corso della presentazione del libro di Roberto Speranza alla Camera, davanti a big vecchi e nuovi, Schlein compresa. Ma la base dei Dem non sembrava della stessa idea ed era soprattutto l’area riformista ad essere in subbuglio contro la segretaria “silente”.
“Quando si fa del Pd una caricatura, bisogna rispondere a tono”, incalzava in mattinata Alessandro Alfieri all‘Adnkronos. Uno dei tanti “malpancisti” del Pd. Nel pomeriggio, la “pacifica” Elly s’è decisa a replicare, sollecitata dai suoi. E lo ha fatto con i soliti argomenti: io lavoro per l’unità del centrosinistra, Conte fa il gioco della destra, i suoi elettori chissà che ne pensano… Poi la battuta: “Sono zen e anche un po’ Zan…”.

Conte attacca, Schlein replica solo dopo le critiche dei suoi

A metà giornata la decisione di porgere l’altra guancia, nell’interesse del “campo largo”, che ovviamente non avrà nessuno sbocco nella competizione europea visto il sistema di voto proporzionale, è venuta clamoramente meno, insieme all’aplomb della segretaria.
Se qualcuno pensa di attaccare o insultare il Pd anziché attaccare il governo, sta sbagliando strada“, ha detto Elly Schlein ai cronisti che le chiedevano degli attacchi di Giuseppe Conte al Pd. Poche frasi, al veleno.
“Credo che la gente si sia resa conto di chi sta lavorando alacremente ogni giorno alla costruzione di un’alternativa urgente a questa destra. Continueremo a lavorare nella maniera più unitaria possibile, ma non siamo disponibili a subire costanti mistificazioni e attacchi che mirano al bersaglio sbagliato“, ha aggiunto la segretaria, in riferimento all’accusa di “Giuseppi” che aveva definito il Pd ‘bellicista’.

“Troppo spesso leggo di litigi tra M5S e Pd ma per litigare bisogna essere in due. Da quando sono stata eletta segretaria del Pd non mi avete sentita una volta lanciare una polemica strumentale verso un’altra forza di opposizione”, è stata la spiegazione della Schlein sull’atteggiamento remissivo. “Come io rispondo delle mie scelte agli elettori, risponderanno altri ai loro elettori. Ma credo che la gente si sia resa conto di chi sta lavorando alacremente ogni giorno alla costruzione di un’alternativa urgente a questa destra”. La destra, in effetti, con questa opposizione così disastrata, può dormire sonni tranquilli, almeno fino alle Europee.

 

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